Paolucci: c’è l’esigenza di intervenire sull’ospedale di Chieti

“Non entro nell’istruttoria tecnica, ma nel merito politico: c’e’ una delibera molto chiara che riconosce l’esigenza di intervenire sull’ospedale di Chieti per l’enorme criticita’ sulla staticita’ per via di difetti di costruzione e della qualita’ dei materiali”. Cosi’ l’assessore regionale alla sanita’ Silvio Paolucci sulla vicenda dell’ospedale di Chieti.

“La situazione e’ molto grave visto anche il basso indice di vulnerabilita’, che si aggiunge alla scarsa funzionalita’ alla luce dello sgombero degli spazi piu’ pericolosi – continua Paolucci -. L’assessore regionale e il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, hanno individuato nel project financing presentato ai tempi della precedente giunta di centrodestra guidata da Gianni Chiodi, dal gruppo Icm, che fa capo al colosso veneto delle costruzioni Maltauro, la soluzione per la realizzazione del nuovo ospedale che costera’ circa 230 milioni di euro privati. Ma sulla procedura c’e’ uno stallo a causa di un braccio di ferro sulle procedure tra la Asl e i proponenti che aspettano per il 20 febbraio prossimo la dichiarazione di pubblica utilita’ da parte della stessa azienda sanitaria sulla proposta progettuale, una fase propedeutica alla gara europea, aperta ad altri colossi, che affidera’ la commessa, sulla quale la Icm ha comunque il diritto di prelazione.

In questo senso, Paolucci indica la strada: “E’ chiaro che la procedura legata al project deve essere formalizzata nel rispetto delle norme e con la massima trasparenza, senza dimenticare la problematica della sicurezza e dei servizi da assicurare nei confronti dei cittadini – chiarisce l’assessore. In particolare, in questa fase oltre che dalle polemiche da parte delle opposizioni di centrodestra e del movimento cinque stelle in Regione, la vicenda e’ caratterizzata dal no della Asl di Chieti alla ricevibilita’ della proposta per una presunta pendenza fiscale di 17.360 euro, imputabile alla societa’ Centrale Mazzoni Srl, incorporata al gruppo Maltauro nel 2011, in quanto questa omissione per i dirigenti pubblici costituisce una “violazione grave” delle disposizioni di legge, che impone la regolarita’ fiscale a chi presenta un project financing. Questione segnalata all’Anac e alla procura di Chieti. A questa azione ha risposto con una comunicazione la Direzione regionale dell’agenzia delle entrate del Veneto che ha confermato la “non sussistenza di carichi pendenti” e con una dura nota ufficiale la stessa Icm che nel sottolineare la posizione regolare con il fisco dopo aver sanato prontamente una pendenza mai notificata che quindi non potevano conoscere, ha fatto cenno a pesanti richieste di risarcimento danni.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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