Paolucci (Pd): cresce il debito accumulato per la sanità

“Cresce il debito accumulato per la sanita’ in soli due anni di governo di centrodestra, un importo che oggi si aggira sui 93 milioni di euro per il solo 2020, stando alle cifre che affiorano dai documenti chiesti alle Asl e ad oggi in nostro possesso e a una stima di quelle mancanti. Il tessuto economico e produttivo rischia di essere chiamato a contribuire per questo disavanzo. Si rischia un nuovo commissariamento per la totale mancanza di programmazione e di governance, nonostante pure i 108 milioni di euro riconosciuti dal governo per l’emergenza Covid”. Lo afferma, in una nota, il capogruppo Pd in Consiglio regionale dell’Abruzzo Silvio Paolucci. “L’accesso agli atti chiarira’ su che livello di importi dovremo ragionare per risolvere la situazione – prosegue l’ex assessore alla Sanita’ -. Delle quattro Asl hanno risposto solo quella dell’Aquila e di Chieti, inviandoci la loro quota di disavanzo pari rispettivamente a 30 e 32 milioni di euro. Pur conoscendo l’ammontare del debito di 93 milioni, nessuna risposta formale arriva dalla Asl di Teramo, ne’ da quella di Pescara, ne’ da parte della Regione sull’argomento, un silenzio che ammette l’esistenza del debito e, ancora una volta, l’incapacita’ di farvi fronte. A poco vale l’argomentazione della questione Covid, in quanto il disavanzo della nostra regione proporzionato alla popolazione abruzzese e’ significativamente piu’ altro di altre Regioni e in gran parte dovuto alla totale assenza di programmazione in questi due anni”

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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