Penne è città degli arazzi

Il Consiglio regionale ha approvato il progetto di legge che prevede il riconoscimento di Penne come “Citta’ degli arazzi”. La proposta di legge, di cui sono firmatari i consiglieri regionale Paolo Gatti (Fi), Lorenzo Sospiri (Fi), Mauro Febbo (Fi), Maurizio Di Nicola (Centro democratico) e Luciano Monticelli (Pd) si propone di valorizzare la tecnica del basso liccio nella tessitura degli arazzi sviluppatasi nel corso degli anni nel Comune di Penne. La tessitura nella citta’ di Penne da sempre ha ricoperto dei ruoli importanti, a partire dal ‘500 le sete pennesi erano richiestissime e costavano di piu’ di quelle toscane. Nell’800 alcune famiglie si erano dedicate alla produzione di biancheria che veniva poi venduta nei mercati di Roma. Anche il ricamo godeva di un’attenzione particolare e quando si istitui’ nel 1887 l’Istituto d’Arte, una delle prime sezioni fu quella del ricamo e merletto. Alla fine degli anni ’30 la sezione si era gia’ distinta per un particolare modo di produrre il ricamo che si otteneva accostando 10 punti di sfilato e tutti insieme formavano il punto vestino. Per questo particolare tecnica, fu ordinata all’Istituto d’Arte la manifattura di una coperta per i natali del Principe di Piemonte. Nel 1960 fu istituita la sezione di tessitura che riprese la tradizione tessile dei telai artigianali ad uno o piu’ licci. Dal 1998, anno della tessitura dell’ultimo arazzo, sotto la direzione del prof. Di Nicola e Tonelli, sono passati 16 anni per ritessere con la stessa tecnica opere di artisti internazionali. La fortuna ha voluto che due tessitrici che lavoravano nel 1998 nel laboratorio sono ancora in grado di esprimere efficacemente la tecnica. Con il provvedimento di legge, la Regione Abruzzo riconosce a Penne la qualifica di “Citta’ degli arazzi” in considerazione della valenza internazionale e dell’importanza storicamente assunta dalla produzione degli arazzi nel suo territorio. Tra gli ulteriori obiettivi della legge vi sono quelli di creare opportune iniziative formative e didattiche della tecnica del basso liccio in collaborazione con la Riserva regionale “Lago di Penne” e la Fondazione Penne Musei e Archivi (Musap) e di valorizzare e documentare il patrimonio degli arazzi di Penne anche attraverso eventi divulgativi e conoscitivi.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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