“Dopo un lavoro durato anni finalmente perveniamo all’approvazione della Carta Ittica regionale, un importante strumento di pianificazione territoriale e programmazione faunistica legato specificatamente al mondo ittico” – è quanto annuncia il vicepresidente della giunta regionale con delega all’Agricoltura, caccia e pesca, Emanuele Imprudente. Nello specifico la Carta ittica regionale definisce i criteri per la gestione e la conservazione del patrimonio ittico ed è articolata per bacini idrografici, classificando le acque regionali in tre tipologie:
- acque a gestione salmonicola (acque di categoria A);
- acque a gestione ciprinicola (acque di categoria B);
- ambienti di transizione (acque di categoria C).
La Carta ittica contiene altresì le indicazioni sui quantitativi massimi delle specie da immettere nelle acque regionali, sui campi gara per lo svolgimento delle manifestazioni agonistiche, sulle zone di riposo biologico, zone no kill e zone trofeo; individua le corrispondenti aree e tratti di fiume, definisce le modalità di pesca consentite, le specie ammesse al prelievo, le relative misure minime nonché i periodi di divieto dell’esercizio della pesca. La Carta individua, inoltre, all’interno del territorio regionale i corpi idrici dove è possibile praticare la pesca professionale e definisce le modalità per la protezione e la salvaguardia degli ecosistemi acquatici di interesse regionale, prevedendo anche i piani di gestione relativi alle specie protette e lo sviluppo delle zone di riposo biologico.
Nella Carta sono indicati anche i programmi di massima dei corsi di formazione e le modalità della loro attuazione per la formazione e l’aggiornamento degli agenti di vigilanza, con i progetti volti a conseguire un miglioramento delle comunità ittiche e dei corsi d’acqua.
L’iter di approvazione ha visto, infatti, l’adozione della prima stesura di Carta Ittica nel 2021 a seguito della quale è stato autorizzato l’avvio della fase di consultazione pubblica di VAS, cui ha fatto seguito il giudizio favorevole di VIncA (valutazione di incidenza), rilasciato nel 2022, e la conclusione dei prescritti percorsi di verifica e valutazione, a febbraio 2024.