È partito da via Stradonetto 166, con l’abbattimento di un edificio sequestrato alla criminalità, il primo cantiere del piano di riconversione dei beni confiscati a Pescara. Al suo posto sorgerà una struttura destinata ai senza fissa dimora, nell’ambito del progetto “Housing First”. L’iniziativa, che coinvolge anche Prefettura e forze dell’ordine, rientra in un pacchetto di otto interventi finanziati dallo Stato con 3,56 milioni di euro grazie ai fondi PNRR (Missione 5, Inclusione e coesione).
Il Comune ha tracciato il bilancio complessivo degli interventi, che comprendono:
-
Cinque progetti Housing First, con alloggi per persone senza dimora;
-
Due case di sgancio per donne vittime di violenza, con figli;
-
Un micronido urbano in via Aterno per bambini da 18 a 36 mesi.
Come spiegato dal sindaco Carlo Masci, “i beni sottratti alla criminalità tornano alla comunità, diventano strumenti di solidarietà e inclusione”. L’assessore Sulpizio ha parlato di “un segnale forte e concreto: le case della criminalità vengono confiscate e trasformate in luoghi di accoglienza e riscatto”. Questi i progetti:
-
Housing First: in via Stradonetto, via Tevere, via Sacco, via Aterno e via Tavo. I cinque interventi offriranno ospitalità temporanea a persone in gravi condizioni socio-economiche, con l’obiettivo di favorirne il reinserimento lavorativo e sociale. A via Tavo, l’esperienza è già in corso e seguita dalla cooperativa On the Road: tre degli ospiti hanno già concluso positivamente il percorso.
-
Case di sgancio “Demetra”: realizzate in due appartamenti, ospiteranno donne con figli in uscita da situazioni di violenza, con permanenza massima di 18 mesi e affitto a canone calmierato. Obiettivo: favorire l’autonomia abitativa e personale.
-
Micronido urbano: nascerà in via Aterno, dove sarà demolito un altro bene confiscato. Il nuovo nido offrirà un servizio educativo potenziato e innovativo, con apertura annuale prolungata e attività specializzate come musicoterapia, psicomotricità e pet-education.
La riconversione edilizia sarà effettuata con criteri di bioedilizia e sostenibilità, incluso l’utilizzo di sistemi solari passivi e impianti fotovoltaici.