Al posto del cementificio di Pescara, nella zona ovest della città verrà realizzato entro il 2028, su un’area complessiva di 15 ettari (di cui 7 destinati a parco pubblico sull’altro versante dell’Asse Attrezzato) un centro turistico-ricreativo. Si tratterà di un hub del centro-sud per la promozione turistica, con servizi e spazi annessi. Non vi troveranno quindi posto – è stato rimarcato durante la conferenza stampa alla quale hanno partecipato il sindaco di Pescara Carlo Masci, il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, gli assessori comunali Isabella Del Trecco ed Eugenio Seccia, e, per la società Calbit proprietaria della fabbrica dismessa, Giovanni Marchionne – né edilizia privata né attività commerciali dirette. Addio dunque al degrado per offrire un nuovo strumento di crescita di quella che sarà la città del futuro.
Da oltre un anno e mezzo è stato avviato l’iter per la progettazione urbanistica, che ha anche tenuto conto che si tratta di un sito potenzialmente inquinato e quindi da sottoporre a valutazione. L’Ufficio urbanistico del Comune ha recepito le istanze presentate dai proponenti, mentre l’Ufficio Ambiente dello stesso ente procederà per quanto di sua competenza a gestire la fase della caratterizzazione, in primis della parte sul lato-fiume da destinare a parco.