Raddoppio ferroviario, Manoppello chiede un coinvolgimento fattivo di Regione e parlamentari abruzzesi

Il progetto di raddoppio della ferrovia Pescara – Roma continua a trovare opposizioni da parte dell’Amministrazione comunale di Manoppello. “Abbiamo chiesto e continuiamo a chiedere che l’opera possa essere realizzata con il minor impatto possibile sulle abitazioni, attività, tessuto urbano – ha detto il sindaco Giorgio De Luca – e rivolgiamo un ulteriore appello a tutti i parlamentari abruzzesi che, dopo un primo coinvolgimento, abbiamo trovato silenziosi su un tema che non riguarda solo Manoppello o Chieti, ma che è d’interesse largo. Allo stesso modo chiediamo alla Regione di esprimersi con un atto ufficiale di diniego all’opera così come prospettata da Rfi e di sostenere fattivamente un processo di condivisione fra tutti gli attori per un progetto concreto e cantierabile alternativo a quello di cui discutiamo da mesi e che rappresenterebbe una ghigliottina per i nostri territori con ingente consumo di suolo”. Da un lato, nel centro urbano, con il raddoppio in affiancamento al tracciato esistente si abbattono case e si complicano i collegamenti con gravi problemi per il trasporto pubblico locale dirottato su strade troppo strette il passaggio di autobus e mezzi; dall’altro, fuori dal centro cittadino il tracciato Rfi, prevede l’abbandono in affiancamento alla linea storica e la realizzazione di un imponente viadotto articolato in 3 elementi che sormonta la Strada Statale, l’autostrada e il fiume Pescara, affiancando il sito di stoccaggio del gas, tra i più grandi del centro sud, sottoposto  a direttiva Seveso e dunque con possibili rischi per la pubblica incolumità. Un’opera dunque a forte impatto ambientale che costituirebbe un unicum nella realtà della Val Pescara in quanto sola infrastruttura che taglia trasversalmente ed in modo così significativo la vallata.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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