Ricostruzione, in Abruzzo 128 milioni di euro

Tre ordinanze per accelerare la ricostruzione in Abruzzo per un totale di 128 milioni di euro. Un’ordinanza speciale in deroga stanzia 48 milioni di euro per interventi urgenti e funzionali alla ricostruzione privata e alla ripresa dell’economia nella provincia di Teramo, a cui si aggiungono 80 milioni di euro per i danni sisma e neve dell’inverno 2017 e 100mila euro per la terza fase dello studio sulle Faglie attive e capaci (FAC). La Provincia di Teramo curera’ 12 interventi.

L’Ordinanza sulle FAC finanzia la terza fase di studio di alcune aree individuate dall’INGV, “dove si puo’ procedere subito con lo scavo delle trincee necessarie per gli studi paleosismologici senza rischiare quindi di dover attendere ulteriormente per accertare le condizioni geologiche di queste porzioni di territorio. Ma soprattutto sblocca le domande di contributo per gli interventi di rafforzamento locale, miglioramento e adeguamento sismico degli edifici che si trovano nelle Zona di Attenzione, Suscettibilita’ e Rispetto relative alle faglie attive e capaci che sono gia’ state studiate”.

All’Abruzzo vengono inoltre assegnati 80 milioni di euro nell’Ordinanza dedicata al Cratere nevoso della doppia emergenza sisma e neve dell’inverno 2017, che disciplina le modalita’ di assegnazione dei contributi per chi ha avuto danni. Nella stessa ordinanza si semplifica inoltre la procedura per chi, colpito dal sisma del 2009, abbia avuto un danno ulteriore e prevalente dalle scosse del 2016 e voglia quindi rientrare nelle procedure piu’ recenti di ricostruzione, che si stanno dimostrando piu’ veloci e semplici. Nel pacchetto di oggi anche l’Ordinanza Imprese, annunciata nei giorni scorsi, che tra gli altri interventi di velocizzazione e semplificazione, introduce l’aumento del contributo alla ricostruzione secondo l’indice Istat al 6% e all’11,1% rispettivamente per unita’ abitative e immobili produttivi in modo da contrastare l’aumento del prezzo di alcune materie prime in attesa della revisione del prezziario. Una misura richiesta a piu’ voci dal territorio dato che la discrepanza tra i prezzi rischiava di bloccare sia i nuovi cantieri sia quelli avviati durante l’anno.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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