“La giustizia tributaria è un capitolo essenziale del rapporto tra contribuente e il fisco”. Lo ha detto Luciano D’Alfonso, relatore del provvedimento di riforma della giustizia tributaria, intervenendo in aula al Senato e sottolineando che la novità di un giudice a tempo pieno, assunto con concorso, che si affianca a coloro che rispondono alla domanda di giustizia rappresenta un passo epocale in Italia. “Il Senato ha approvato la riforma che assegna a un ramo fondamentale della giurisdizione un ruolo di tutela del contribuente, ma anche dell’azione del fisco, se esposta a contenziosi temerari e solo dilatori – ha aggiunto il parlamentare del Pd – Il partito democratico ha assunto un ruolo di protagonista poiché ha saputo contemperare un approccio istituzionale con quello dell’ascolto e del confronto con tutte le forze politiche”.
“Avremo il giudice tributario a tempo pieno, avremo un giudice autonomo e indipendente, la configurazione di un organo di autogoverno che si incammina in una capacità di funzionamento e abbiamo anche una possibile soluzione per le liti pendenti risalenti, giacenti in Cassazione: più strumenti correttivi di oggettivo significato – ha spiegato il senatore abruzzese – Adesso spetta all’amministrazione mettere in esecuzione queste innovazioni”.