
Non va meglio nella Sala prelievi dove le stanze sono piccole e anguste e le liste d’attesa sono lunghissime. Servirebbe sicuramente più personale e spazi più ampi. La carenza di personale rende complicate le cose anche per i servizi di odontoiatria dove ci sono solo due medici e un igienista. Parlando con il personale si evince chiaramente che servirebbe il terzo medico, che è andato in pensione ma non è mai stato rimpiazzato. Addirittura l’ambulatorio di quest’ultimo, nonostante gli spazi siano pochi è lasciato in abbandono e inutilizzato. Un esempio lampante – commenta Pettinari – della cattiva ottimizzazione degli spazi. Anche Diabetologia, Chirurgia Vascolare, Oculistica e altri ambulatori fondamentali sono sotto organico o addirittura sono attivi un solo giorno a settimana, come nel caso di Diabetologia, o dismessi come nel caso di Ginecologia, Chirurgia Ambulatoriale o Endocrinologia, perché il personale medico andato in pensione non è mai stato rimpiazzato. Lasciare interi ambulatori chiusi perché manca il personale è inaccettabile. La Asl di Pescara deve subito provvedere a supplire i pensionamenti. Sono servizi essenziali soprattutto in un Comune come Scafa che non avendo un ospedale proprio necessità di un servizio di medicina territoriale impeccabile.
E se la carenza di personale è così critica non va meglio per quanto riguarda la strumentazione. Anche qui a Scafa come del resto a Pescara e Montesilvano non c’è un numero adeguato di ecografi e quelli che ci sono risultano vecchi e inadeguati soprattutto per le visite di cardiologia che ha un ecografo che ha più di 10 anni e nonostante le richieste del personale, uno nuovo non è mai arrivato. Conti alla mano per tutto il distretto sanitario ci sono solo 4 ecografi e solo uno, quello del reparto di Radiologia, può dirsi adeguato. Questo è inaccettabile perché l’ecografo in un distretto sanitario è lo strumento più importante per evidenziare e riconoscere patologie che poi meritano approfondimenti all’interno delle strutture ospedaliere. Non dotare il distretto sanitario di ecografi di nuova generazione e in numero adeguato è come chiedere a un’automobile di camminare sempre in riserva.
Ormai dovrebbe essere chiaro a questa Giunta che è necessario fare investimenti nella medicina territoriale considerandola come parte integrante dell’offerta sanitaria regionale in modo da rendere ogni servizio complementare all’altro. Io continuerò a chiedere a gran voce questi interventi perché è il momento che siano messi in campo atti concreti e chi di dovere deve agire nell’immediato per risolvere queste annose situazioni che si trascinano da anni” conclude.