L’assessore regionale alle politiche sociali, Marinella Sclocco, fa sapere che nella gestione del Piano Sociale Regionale e nella definizione degli ambiti per i piani di zona, tutto e’ stato svolto nel massimo rispetto della correttezza amministrativa e con la piena collaborazione e il sostegno della Regione ai comuni abruzzesi. “A distanza di quasi un anno dall’approvazione del Piano Sociale Regionale – ha precisato ancora la Sclocco – 23 ambiti (fatti da comuni e distretti) si sono gia’ accordati, alcuni inizieranno a breve la gestione, molto prima di altri, ma in pratica solo l’ambito di Penne non ha ancora trovato un accordo. Per rendere l’idea – ha aggiunto l’assessore – sono solo 2 su 305 i Comuni della Regione Abruzzo, e precisamente Penne e Notaresco, che non sono riusciti ad accordarsi con i propri enti d’ambito”. Per questo ci sono state delle criticita’ nella costituzione dell’ambito 19. “Ho seguito la questione passo dopo passo – ha fatto sapere la Sclocco – Il Comune di Penne e’ stato ricevuto gia’ 4 volte dalla Regione Abruzzo e piu’ volte gli sono state date risposte sule perplessita’ sollevate, incluso rassicurazioni relative al fatto che la Regione non fara’ passi indietro sui fondi. Nonostante questo, il Comune di Penne e’ rimasto sulla sua posizione al contrario della maggioranza dei Comuni dell’area vestina e di tutti gli altri Comuni della Regione che hanno gia’ costituito diversi mesi fa gli enti d’ambito e stanno gia’ procedendo nella stesura dei piani di zona”. “So che il Comune di Penne nei giorni scorsi ha persino presentato un esposto in procura, ma e’ un tentativo becero di addossare polemicamente e ingiustamente all’inerzia della Regione la colpa di una situazione che invece si e’ protratta nel tempo solo per l’incapacita’ di questo Comune di negoziare e di creare sinergie con gli altri comuni dell’ambito territoriale di riferimento. Per lo sviluppo del piano sociale – ha spiegato la Sclocco – abbiamo finalmente applicato la legge 328/2000, ovvero la legge quadro sulle politiche sociali che demanda ai comuni tutto il potere sulla programmazione e gestione dei piani sociali, riconoscendo a questi enti un ruolo di rilievo nell’individuazione delle necessita’ e dei bisogni assistenziali dei cittadini”. “Percio’ – ha precisato la Sclocco – tutte le controversie in merito tra i comuni devono essere chiarite da loro stessi e la Regione non puo’ invadere e ledere la loro autonomia decisionale. Ora, nonostante tutte le telefonate e gli appuntamenti pregressi ricevera’ nuovamente il Comune di Penne il prossimo venerdi’ – ha concluso l’assessore Sclocco – ma sono fortemente dispiaciuta per il fatto che questo Comune passi il tempo a trovare modi per mantenere la sua posizione, anziche’ procedere come gli altri 303 Comuni della Regione Abruzzo che avendo a cuore i servizi sociali del nostro territorio hanno trovato soluzioni nell’interesse dei loro concittadini e sulla base di una procedura chiara, stabilita dal nuovo Piano Sociale Regionale”.
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