Sicurezza, Maragno: Con il Daspo urbano, pugno di ferro contro il degrado

Tempi duri contro chi bivacca a Montesilvano, che da oggi rende operativa l’applicazione del Decreto Minniti, la legge in materia di sicurezza urbana introdotta dal Governo. Il Consiglio Comunale questa mattina ha approvato alcune modifiche al regolamento di Polizia Urbana, che adeguano la normativa comunale a quella nazionale, rendendo esecutiva l’applicazione del Daspo Urbano.

«Il Decreto Minniti – spiega il sindaco Francesco Maragno – ha fornito ai Comuni una serie di strumenti volti a fronteggiare in maniera incisiva le problematiche relative al decoro urbano. Vogliamo sfruttare tutte queste possibilità per garantire la sicurezza di cui tutti i cittadini hanno diritto e preservare l’immagine della nostra città da situazioni degradanti. Per tale motivo abbiamo introdotto, così come stabilito dal decreto sulla sicurezza urbana, una serie di disposizioni contenenti le misure di contrasto all’occupazione abusiva. Abbiamo individuato i luoghi nei quali le forze di pubblica sicurezza potranno applicare quanto contenuto nel decreto, ossia la sanzione pecuniaria e l’allontanamento, il cosiddetto Daspo urbano, per quanti ne impediscono l’accessibilità e la fruizione».

Nello specifico l’articolo introdotto nel regolamento di Polizia Urbana prevede che, allo scopo di contrastare fenomeni di stazionamento o di occupazione abusiva di spazi pubblici, sono individuate le aree urbane nei quali diventa applicabile il provvedimento. Si tratta di scuole e plessi scolastici; luoghi di culto e cimiteri; musei, complessi monumentali e altri luoghi della cultura; edifici di interesse storico e artistico culturale quali Stella Maris, Villa Delfico e Villa Falini oltre al centro storico di Montesilvano Colle; aree su cui insistono impianti e strutture destinate alla ricettività turistica o interessati da flussi turistici: impianti sportivi, Pala Dean Martin, viale Aldo Moro e sue traverse, via Maresca, Corso Umberto; infine parchi, giardini e la riserva Naturale di Santa Filomena. In tali luoghi, chiunque verrà sorpreso a bivaccare, o sarà autore di atti che ne impediscono accessibilità e fruizione, verranno condannati a pagare una sanzione tra i 100 e i 300 euro e saranno destinatari di un provvedimento di allontanamento dal luogo, per 48 ore, che in caso di reiterazione può essere esteso, su disposizione del Questore dai 6 mesi ai 2 anni.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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