“Noi Sindaci abruzzesi chiediamo al Presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, di farsi promotore delle nostre istanze verso il Governo nazionale, chiedendo la restituzione delle somme tagliate dalla spending review”: è un passaggio della lettera pubblica inviata al Presidente Marsilio da 50 sindaci abruzzesi, aggregati dall’associazione di comuni ALI Abruzzo (Autonomie Locali Italiane- Abruzzo). I sindaci si riferiscono ai tagli decisi dal governo a danno dei Comuni e delle Province nell’ultima legge di bilancio. Si tratta per l’Abruzzo di complessivi 37 milioni di euro fino al 2028.
Taglio dei fondi, 50 sindaci scrivono al presidente Marsilio
I primi cittadini proseguono: “Nello spirito di leale collaborazione tra i diversi livelli istituzionali ci dichiariamo fin da subito disponibili a dialogare nel merito e a lavorare insieme per individuare le soluzioni più appropriate, affinché possa essere garantito agli abruzzesi il pieno accesso ai servizi scolastici, ai servizi sociali e assistenziali, di trasporto, sia assicurata la cura del territorio la manutenzione di strade, edifici pubblici e tutto quanto è in carico alle funzioni comunali”.
I 50 sindaci abruzzesi in alternativa alla cancellazione dei tagli pongono sul tavolo due proposte per alleviarne il peso: consentire l’utilizzo dell’avanzo libero per le spese correnti (sociale, cultura, ecc.) mentre oggi è utilizzabile solo per spese d’investimento e spese correnti non ricorrenti; ridurre la percentuale di accantonamento al FCDE (Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità) fino a concorrenza del taglio previsto.