“La decisione di stabilire a Chieti la sede della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio d’Abruzzo, con l’esclusione fino al 31 dicembre 2019 della città dell’Aquila e dei Comuni del Cratere, è stata presa nel 2016 dal governo dell’epoca. Questo governo non ha alcuna responsabilità. Per ora non ci sono novità e quindi chi oggi grida allo scippo dà una non notizia o rilancia una notizia vecchia di tre anni”. Lo dichiara, in una nota, il Sottosegretario ai Beni culturali Gianluca Vacca, titolare della delega alla ricostruzione del patrimonio culturale e paesaggistico colpito dagli eventi sismici. “Noi – aggiunge – stiamo comunque approfondendo la questione, reputando che non sia opportuno intervenire su ciò che ha lavorato e sta lavorando bene, come appunto la Soprintendenza unica per la città dell’Aquila e i comuni del Cratere, che riteniamo perciò debba restare all’Aquila, anche in considerazione del fatto che la ricostruzione non è ancora finita. Ne ho parlato con il sindaco Biondi e l’ho ribadito anche ieri, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Accademia di belle Arti dell’Aquila. Apprendo che l’Ordine degli Architetti della provincia dell’Aquila annuncia mobilitazioni: avrebbe dovuto farlo tre anni fa, prendendosela con chi era al governo nazionale, regionale e cittadino nel 2016, invece di chiedere a me di tornare su passi che non ho mai fatto. Anzi – conclude Vacca – mi sono impegnato subito per rafforzare l’organico della Soprintendenza aquilana, impegno mantenuto con l’assunzione di nuovo personale proprio per rendere la ricostruzione più veloce ed efficiente”.
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