Bagno di folla per Kareem Abdul-Jabbar all’Oscar Pomilio Blumm Forum

Bagno di folla a Pescara per Kareem Abdul-Jabbar, l’ex stella del basket Nba che ha partecipato all’Oscar Pomilio Blumm Forum. Prima di ricevere il plauso di oltre 1.000 persone all’Aurum, la leggenda della pallacanestro (e non solo) ha incontrato la stampa, parlando anche del suo tiro più famoso, il gancio cielo (sky hook).

“Il gancio cielo ha rappresentato per me la soluzione a un problema, fu il risultato della mia volonta’ di crescere dopo aver appreso gli aspetti fondamentali del gioco. Mi resi conto che serviva un tiro potente e difficile da difendere – ha spiegato Jabbar – cosi’ l’ho usato per tutta la mia carriera e ho realizzato un record nei tiri realizzati”.

Sulle differenze tra lo sport di oggi e dei suoi tempi, Jabbar ha detto: “Di sicuro c’e’ stata un’evoluzione nella pallacanestro, il cambiamento sostanziale lo abbiamo visto nell’utilizzo del tiro da tre punti con un incremento dal 1985 in poi”. In relazione al suo ruolo di Ambasciatore culturale globale degli Stati Uniti, ha poi rimarcato: “Sicuramente possiamo dire che lo sport rappresenta una certa parte della cultura, in particolare direi che rappresenta l’aspetto e lo stile competitivo di ciascuna nazione, laddove ovviamente ci sia un Paese che esprima degli atleti che gareggiano al top”. Quanto al presente, “la sfida che affronto ora e’ fare qualcosa per me essenziale e sostanziale, qualcosa che abbia un senso, cosi’ quando mi sono iscritto all’universita’ ho deciso di laurearmi in inglese e storia”. 

 

“Il presidente Trump ha piu’ volte affermato il suo slogan ‘Make America Great again’, ma l’America non ha mai cessato di essere grande. Io continuo a guardare avanti perche’ voglio che l’America sia grande”, ha aggiunto l’ex stella dei Los Angeles Lakers Kareem Abdul-Jabbar che ha negato un suo possibile ingresso nella vita politica. “E’ un compito troppo gravoso – ha risposto – preferisco continuare a fare quello che faccio”. Temi, la religione come la politica, che “mi appassionano, ma sono molto volatili, soprattutto nel mio Paese, e percio’ vanno trattati con cautela”. Rispondendo a un’altra domanda sulla politica, lo storico numero 33 gialloviola ha affermato che negli anni di Barack Obama sul tema dell’uguaglianza c’e’ stato un “netto miglioramento, sono stati compiuti tanti passi avanti. Poi, si sa, gli americani sono come tutti gli altri: alcuni sono buoni, altri meno buoni e altri indifferenti. Obama, comunque, e’ stato un grande leader”. A proposito della situazione dell’Italia, infine, “non ci vengo spesso, tanti anni fa fui a Rimini – ha detto – percio’ non mi permetto di commentare una situazione che non conosco”.

Oltre a lui, tra gli speaker Pietro Montani, filosofo, professore ordinario di Estetica all’Università “La Sapienza” di Roma, già directeur d’Études Associé presso all’EHESS di Parigi. Terzo ospite del panel l’artista portoghese Delio Jassè, finalista del docu-reality trasmesso da Sky Arte “Pomilio Blumm Prize”, dedicato all’omonimo premio d’arte internazionale. 

A moderare l’incontro è stato il giornalista Luca Sofri, direttore del quotidiano on line Il Post, mentre aprirà il Forum Franco Pomilio ICS Chairman, Presidente di Pomilio Blumm e autore di libri sulla comunicazione istituzionale quali “La Repubblica della Comunicazione”, “Comunicazione 3.0”, nato da una conversazione col grande sociologo Zygmunt Bauman, e “Comunicare la trasparenza”. A chiudere l’incontro è stato Massimo Pomilio, MD della Pomilio Blumm, project manager e advisor per clienti della Pubblica Amministrazione.

Come ogni anno si svolgerà nell’ambito dell’Oscar Pomilio Forum la premiazione ed esposizione delle opere vincitrici di Blumm Prize Next Artists, premio d’arte rivolto agli studenti dei licei artistici di tutta Europa e del bacino del Mediterraneo, chiamati ad interpretare il concetto di rinoceronte, simbolo di straordinaria evoluzione della specie ed emblema moderno e riconoscibile di Pomilio Blumm.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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