Il seminario sui Bonus Edilizi ha fatto il punto sull’accordo di cessione dei crediti tra imprese dell’ANCE e di Confindustria delle due province di Chieti e Pescara. Tanti imprenditori si sono ritrovati nella sede di Confindustria per confrontarsi sulle opportunità offerte alle imprese. Si tratta di uno strumento utile per superare il blocco del mondo dell’edilizia.
L’iniziativa ha provato a favorire l’incontro tra domanda ed offerta dei crediti fiscali generati dai bonus edilizi, tra aziende del sistema confindustriale locale, per scavalcare, nell’interesse reciproco delle parti, il blocco attuale delle cessioni creato dal disimpegno degli istituti di credito e dai forti tassi d’interesse a volte praticato da società finanziarie.
L’appuntamento è stato attenzionato anche a livello nazionale, con la partecipazione al seminario dei rappresentanti di vertice di Ance e Confindustria.
“Bene la conversione in legge del decreto sulla cessione dei crediti, a cui sono state apportate le necessarie modifiche, ma purtroppo resta ancora irrisolto il problema principale, che segnaliamo da tempo, e cioè lo sblocco dei crediti incagliati. I timidi segnali di apertura manifestati da alcuni istituti bancari e da altri soggetti non sono sufficienti a tranquillizzare le imprese, che stanno continuando a lavorare nell’assoluta incertezza e che a breve rischiano di dover bloccare i cantieri per mancanza di liquidità, con gravi conseguenze su lavoratori e condomini” il commento di Stefano Betti, vicepresidente ANCE per Edilizia e Territorio.
Emanuele Orsini vicepresidente Confindustria per il Credito, la finanza e il Fisco (quest’ultimo intervenuto con collegamento da remoto) ha sottolineato: “Confindustria è sempre stata in prima linea nel voler garantire il corretto ed efficiente funzionamento dei bonus edilizi e dei relativi meccanismi di utilizzo, anche in quest’ultima fase particolarmente critica per un’impasse sulle cessioni. Fuori dall’emergenza, non possiamo esimerci, però, da una visione prospettica, sul futuro degli strumenti agevolativi improntati all’efficientamento – energetico e sismico – degli edifici; si dovranno contemperare, da un canto, l’esigenza di sostenere gli investimenti con aliquote appetibili, dall’altro quella di non gravare eccessivamente sul bilancio dello Stato. Tali considerazioni si rendono ancora più necessarie in vista dell’attuazione della legge delega fiscale cui si accompagnerà un’ampia opera di revisione delle spese fiscali che interesserà anche quelle connesse al “bene casa”.
Silvano Pagliuca, presidente di Confindustria Chieti Pescara ha aggiunto: “Il comparto edilizio è un volano per tutta l’economia. Come associazione datoriale riteniamo fondamentale stimolare opportune aggregazioni e favorire la crescita delle imprese in ottica di filiera anche per raggiungere gli obiettivi di allocazione dei fondi PNRR per la ripresa e valorizzazione dei nostri territori: il pericolo è il ritardo nella spesa, non dobbiamo dimenticarcelo. Abbiamo bisogno di investire sul personale, sulla formazione, sulla progettazione, sulla semplificazione amministrativa. A tutto questo abbiamo affiancato lo strumento operativo della cessione dei crediti tra imprese, illustrato oggi a tanti imprenditori grazie ad autorevoli esperti di settore”.
Antonio D’Intino, presidente di ANCE Chieti Pescara, ha sottolineato: “I numeri della misura del Superbonus per l’Abruzzo al 31 marzo 2023, ci confermano che si tratta di un catalizzatore per il raggiungimento degli obiettivi dell’efficientamento energetico e della ricostruzione: abbiamo 11mila cantieri, per un totale di investimenti ammessi a detrazione di più di 2milardi con una percentuale di lavori realizzati pari al 75,6. Abbiamo però bisogno di strumenti certi e un quadro normativo stabile per favorire l’organizzazione e la pianificazione dei lavori nell’interesse di tutti gli attori. Questi aspetti vanno curati in modo da salvaguardare gli investimenti di imprese e famiglie ed evitare pesanti ripercussioni a livello economico e sociale nella nostra Regione”.