Malgrado un contesto geopolitico ancora incerto, secondo il Cerved Industry Forecast nel prossimo biennio le imprese italiane dovrebbero registrare una ripresa dei fatturati in termini reali, con una crescita dell’1,2% nel 2025 e dell’1,4% nel 2026, grazie alla ripresa delle esportazioni e dei consumi nazionali. Il ‘rimbalzino’ potrebbe arrivare dopo un 2024 che ha visto decelerare il sistema produttivo e flettere i ricavi (-0,9%), soprattutto nel sistema moda e nell’automotive. All’inversione di rotta contribuiranno l’aumento dei redditi delle famiglie, il rallentamento dell’inflazione e il percorso espansivo della politica monetaria europea. Benché i bonus fiscali siano esauriti, le costruzioni dovrebbero beneficiare dell’apertura dei cantieri infrastrutturali legati al Pnrr e il mercato immobiliare sarà favorito dalla parziale discesa dei tassi e dei mutui. Nota dolente, l’incertezza della politica commerciale degli Usa verso l’Europa, che potrebbe minacciare alcuni prodotti del Made in Italy come l’acqua minerale, l’olio extravergine di oliva e il prosecco che hanno come primo paese importatore proprio gli Stati Uniti.
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