
Padovano fa riferimento anche alla recente sentenza del Consiglio di Stato che ha dato l’ok al Megalo’ 2. “La politica, forse, non si è resa conto di quanto simili interventi su città come Pescara siano impattanti per il commercio al dettaglio e gli esercizi di piccole e medie dimensioni”, prosegue il presidente della Confcommercio, “se non si dà uno slancio ai centri storici rischiamo che chiudano migliaia di piccole imprese commerciali, con la conseguente desertificazione di intere aree cittadine”. La proposta della Confcommercio Pescara va nella direzione dell’istituzione e valorizzazione di un centro commerciale naturale, da via Venezia a viale Muzi, che può usufruire dell’area di risulta per i parcheggi, e di quattro Distretti commerciali a nord, sud, est e ovest della città.
Secondo l’Ufficio Studi della Confcommercio nazionale in Italia, tra il 2012 e il 2024, sono spariti quasi 118mila negozi al dettaglio e 23mila attività di commercio ambulante. Si riducono le attività tradizionali e aumentano i servizi: in particolare quelli di alloggio in b&b e airbnb, mentre scende il numero di alberghi tradizionali. Contrastare il fenomeno della desertificazione commerciale è uno degli obiettivi del progetto Cities con il quale Confcommercio dà il suo contributo concreto per migliorare i centri urbani e rafforzare le economie di prossimità promuovendo il ruolo del terziario di mercato nell’ambito di un nuovo modello di sviluppo urbano basato su sostenibilità, comunità e identità.