Si è svolto nella sede dell’Aurum di Pescara l’evento celebrativo degli 80 anni di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico sul territorio. Oltre 300 tra imprenditori, manager, rappresentanti delle istituzioni e degli organi di informazione per celebrare ottant’anni di storia, di impegno e di crescita delle imprese del nostro territorio, insieme con lo sguardo rivolto al futuro.
Il Presidente di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico Silvano Pagliuca, promotore dell’iniziativa, nella sua relazione si è così rivolto ai presenti: “Si sente spesso dire che il mondo sta cambiando…. Il mondo è già cambiato. E l’Abruzzo avrà né più e né meno le stesse sfide che dovranno affrontare tutte le regioni, tutto il Paese, ma, lasciatemi dire, la stessa Europa. Sfide, dunque, ineludibili per continuare ad essere protagonisti, pena un declino inesorabile. In questo scenario l’Abruzzo dovrà interpretare al meglio il significato della parola cooperazione, perché sarà un elemento chiave per lo sviluppo sostenibile e inclusivo della Regione. Penso alla collaborazione tra attori pubblici, privati, istituzioni università, associazioni. Auspico anche un rapporto responsabile della politica, che, in modalità bipartisan, dovrà unirsi intorno a questa visione che non è la mia, non è la nostra, ma quella che ci impone la situazione attuale.”
“Sull’automotive credo che sia una pazzia. Noi siamo imprenditori e io credo che nessun imprenditore lascia perdere il proprio primo prodotto. Per l’Europa il primo prodotto si chiama veicoli e l’associazione europea di chi fa parte componentistica dei veicoli ha dichiarato che nel 2035 se avessimo avuto un motore endotermico avremmo assunto 100mila persone. Io credo che questo sia significativo e invece noi oggi in Italia ne stiamo rischiando di perdere 70mila. Per questo io credo che dobbiamo mettere al centro la neutralità tecnologica punto primo perché è la via, le sanzioni dilatate di due o tre anni non è assolutamente il percorso giusto. Oggi si deve prendere un momento di riflessione. Le tecnologie non si cambiano per norme ma si cambiano perché sono fruibili e accessibili da chi utilizza le tecnologie”. Lo ha detto Emanuele Orsini, presidente di Confindustria a Pescara nel corso dell’evento per gli 80 anni di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, parlando di automotive.
“Sul tema dei dazi per noi il discorso è molto semplice. Noi siamo un Paese esportatore che esporta 626 miliardi di euro e generando un surplus di 100 miliardi all’anno quindi noi non possiamo che essere contrari ai dazi. Io credo che le dichiarazioni di Trump la settimana scorsa debbano dare una grande sveglia all’Europa perché in un momento come questo dove già siamo meno competitivi come altri continenti e Paesi come l’America e Cina, ed è ovvio che esportando 64 miliardi verso gli Usa questa cosa ci penalizza e quindi abbiamo bisogno di misure che vadano a sostegno delle imprese e i lavoratori, e questa sicuramente sarà la via”, ha aggiunto Orsini.
“Io credo che il tema delle infrastrutture sia al centro e noi lo stiamo dicendo tutti i giorni. Quando si parla di investimenti si parla di collegare il Paese e ovvio che noi abbiamo visto nella storia che tutte le città e tutte le regioni collegate hanno generato lavoro e Pil e noi ovviamente siamo a sostegno di tutto questo. Non lo stiamo dicendo da oggi ma da tempo e credo che la via sia di collegare e l’alta velocità è una infrastruttura che io vivo tutti i giorni e sicuramente un pezzo che genera turismo e anche la possibilità di portare persone e passeggeri da una parte all’altra”, ha detto ancora Emanuele Orsini.