Consumi, nel 2024 gli italiani si preparano a molte rinunce

Il 2024 si prospetta per gli italiani un anno di rinunce sotto diversi punti di vista. A dirlo le survey dell’Ufficio Studi Coop condotte a dicembre, che evidenziano come quasi un cittadino su tre vorrebbe acquistare una casa (29%), oppure vorrebbe cambiare nazione (28%), ma già sa che non lo farà. Allo stesso modo, il 30% degli occupati vorrebbe cambiare lavoro, ma sa che non sarà possibile farlo. Due sole le voci di spesa in cui il numero di italiani che prevedono per il 2024 un aumento supera quanti prevedono una diminuzione: le spese per la salute e benessere (24%) e quelle per il consumo alimentare domestico (16%). Il 26% degli intervistati dichiara di voler spendere di più in prevenzione e controlli, il 23% in analisi di routine. Il 25% pensa a nuove abitudini alimentari e il 17% ragiona su Spa, meditazione e tecniche di rilassamento. In stand by gli hobby, mentre crescono coloro che pensano di tornare a viaggiare in Italia (il 68% con 8 punti percentuali in più sul 2023), o a viaggiare all’estero (42% con 7 punti percentuali in più sullo scorso anno).

Tema sempre caldo quello della demografia. Tra i giovani 20-40enni la metà si dichiara per nulla interessata a diventare genitore, mentre un ulteriore 28% vorrebbe un figlio, ma già prevede che non sarà possibile.

Minori consumi sono previsti dai manager della filiera alimentare ipotizzano anche per il 2024 una contrazione a volume dello 0-5% degli acquisti alimentari nella Gdo, sembrano migliorare le intenzioni di spesa degli italiani sui Consumi alimentari domestici. La percentuale di quanti intendono aumentare le quantità consumate (16%) supera quella di quanti intendono ridurre i Consumi (11%). Il 31% degli italiani dichiara che dedicherà più tempo alla preparazione domestica del cibo. I principali driver di acquisto sono il rapporto qualità prezzo (66%), la convenienza e il risparmio (50%) e la salute e il benessere (41%). Secondo i dati infatti aumenteranno i Consumi di frutta e verdura, mentre diminuiranno quelli dei dolci, carni rosse, salumi e superalcolici. A fronte di una inflazione alimentare ancora sostenuta, gli italiani sembrano essersi definitivamente convertiti alla Marca del distributore, che anche nel 2024 promette di registrare ottime performance: l’82% dei manager italiani prevede un aumento della quantità acquistata, mentre al primo posto tra le scelte di acquisto in riduzione si trovano le marche industriali. Sembra confermarsi il trend dei discount, in testa alla classifica dell’incremento delle vendite nei prossimi 12 mesi, sia nelle previsioni dei consumatori che in quelle dei manager alimentari.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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