Coronavirus, sale il bilancio dei contagiati in Abruzzo

Salgono a 16 i casi di Coronavirus in Abruzzo, dopo i risultati dei test eseguitioggi nel laboratorio di riferimento regionale di Pescara. Lo rende noto il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione. Cinque i nuovi casi. Il primo un uomo di Manoppello, ricoverato in isolamento all’ospedale di Pescara con una sindrome respiratoria. Ci sono poi marito e moglie di Pescara, posti invece in isolamento domiciliare con sorveglianza sanitaria attiva da parte della Asl, perche’ pressoche’ asintomatici. Hanno raccontato di essere appena rientrati da una vacanza nel Nord Italia. Il quarto paziente positivo e’ un uomo ricoverato all’ospedale di Penne con patologia respiratoria.

Parte dell’ospedale ‘San Massimo’ di Penne è stata isolata, dopo che un pensionato sulla settantina ricoverato in Medicina e’ risultato positivo al Covid-19. L’anziano, residente nel Pescarese, colpito da polmonite e’ stato sottoposto a tampone, risultando positivo al Coronavirus. Al momento non si conosce l’origine del contagio. Anche la moglie dell’uomo e’ in ospedale. Gli operatori sanitari, tra cui il sindaco di Penne, Mario Semproni, medico nella struttura ospedaliera del suo comune, sono in quarantena, in attesa di accertamenti e di essere eventualmente sottoposti a test.

Il sindacato Fials in una nota interviene sul caso dell’Ospedale di Penne e spiega che bisogna chiedere “con forza di compiere tutti gli atti previsti dai Decreti emanati per salvaguardare il personale, tutto il personale, indipendentemente dalle qualifiche e funzioni svolte. Personale gia’ numericamente sotto organico ma, a causa dell’epidemia di Coronavirus, sottoposto a turni stressanti e, spesso, approntati a ridosso degli stessi per colmare i vuoti”. La Fials prosegue: “Chiediamo l’immediata riattivazione del reparto di Rianimazione di Penne. Il reparto esiste ed e’ gia’ dotato di attrezzature nuove, ma viene aperto solo in alcune occasioni post intervento; che la Regione e la ASL si attivino per l’immediata copertura dei posti previsti in organico e per l’immediata immissione di Medici, infermieri e personale parasanitario per fronteggiare l’epidemia. Questa epidemia ha messo in luce come gli organici carenti – che da anni denunciamo e combattiamo – ed il taglio indiscriminato di posti e reparti sia nella nostra regione, come in molte altre, e’ una scelta che mina la sanita’ pubblica e che priva i cittadini di una adeguata assistenza”.

L’ultimo e’ un 60enne residente a Roma, che si trovava in Abruzzo per un breve soggiorno. Ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Avezzano, sara’ ora trasferito al policlinico Gemelli di Roma. Ha riferito di essere stato in vacanza sulle Alpi e di aver avuto contatti con dei cittadini olandesi, risultati poi positivi al contagio. Per tutti sono scattate le misure di sicurezza sanitaria nei confronti dei familiari e si procedera’ alla ricostruzione dei contatti avuti negli ultimi giorni. Per 7 dei 16 casi abruzzesi il risultato e’ stato confermato dalle controanalisi eseguite dall’Istituto Superiore di Sanita’ e dallo Spallanzani di Roma.

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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