Corruzione e finanziamenti illeciti: 5 arresti tra politici e imprenditori

Sono stati arrestati dalla Guardia di finanza di Pescara gli ex assessori comunali Giacomo Cuzzi, Simona Di Carlo e Moreno Di Pierantonio, e gli imprenditori Andrea Cipolla e Cristian Summa. I cinque sono finiti agli arresti domiciliari su disposizione del gip, Elio Bongrazio. L’inchiesta della procura di Pescara, coordinata dal procuratore capo, Massimiliano Serpi e dal sostituto Luca Sciaretta, riguarda gli appalti e l’organizzazione di grandi eventi e spettacoli al Comune di Pescara. I cinque sono accusati, a vario, titolo, di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, turbativa d’asta degli incanti, turbata liberta’ del procedimento di scelta del contraente e finanziamenti elettorali illecito.

I dettagli sono stati forniti, questa mattina, nel corso di una conferenza stampa dal procuratore capo, Massimiliano Serpi, e dal Colonnello della Guardia di Finanza, Vincenzo Grisorio, e dal comandante provinciale, Luca Lauro.

Oltre agli arresti, sono stati sequestrati preventivamente 15 mila euro a un indagato e quattro societa’ sono state sottoposte alla misura interdittiva di contrarre con la pubblica amministrazione per la durata di un anno. Le indagini hanno preso il via nel 2018, a seguito di alcune segnalazioni giunte alla Guardia di Finanza circa presunte illiceita’ nell’assegnazione dell’organizzazione di alcuni eventi, ossia concerti musicali, per i quali il Comune di Pescara risultava fra le prime d’Italia. Dalle indagini, svolte anche tramite intercettazioni telefoniche e ambientali, sarebbe emerso che tutti i “grandi eventi” assegnati dall’ente comunale nel quinquennio 2014/2019 sarebbero stati appannaggio di un unico imprenditore. Nel corso del quinquennio sarebbero stati accertati fatti di corruzione e turbativa d’asta nell’affidamento dell’organizzazione di 22 concerti tenutisi a Pescara per un importo di circa 1,2 milioni di euro. I costi degli eventi, sempre secondo l’accusa, sarebbero stati gonfiati per permettere all’imprenditore di incassare un sovrapprezzo utile per costituire risorse da destinare successivamente alla corruzione ed al finanziamento illecito di spese elettorali.

A fronte di tali assegnazioni di favore, l’imprenditore avrebbe elargito denaro ed altre utilita’ (stampa di manifesti elettorali, organizzazione di eventi politici con spettacolo presso discoteche, utilizzo di autovetture per la campagna elettorale, cene elettorali)  in occasione delle campagne elettorali tenutesi nel febbraio 2019 (elezioni regionali) e nel maggio 2019 (elezioni comunali di Pescara). Nel corso delle indagini sarebbero emerse ulteriori presunte condotte corruttive poste in essere da un altro imprenditore relative alla presunta illecita assegnazione di 200 mila euro circa di fondi comunali in relazione ad attivita’ progettuali volte alla promozione turistica della citta’ di Pescara, concentrate principalmente nel periodo natalizio. Anche in questo caso, sarebbero emerse dazioni di denaro ed altre utilita’ nei confronti dei politici coinvolti, in occasione delle campagne elettorali cui hanno partecipato.

Nel corso dell’indagine sarebbero poi emersi anche presunti casi di assunzioni clientelari in azienda pubblica.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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