Cresce la spesa per Ricerca e Sviluppo per le imprese

I settori tradizionali del Made in Italy hanno fornito un forte contributo all’aumento della spesa per Ricerca & Sviluppo registrato nel 2018 (+6% sul 2017).E’ quanto afferma l’Istat nel suo ultimo rapporto sulla ricerca italiana, sottolineando l’importanza di alcuni settori, a partire dalla manifattura. “I due terzi della spesa in R&S – spiega l’istituto di statistica – proviene dalla manifattura, dove gli investimenti in R&S sono però cresciuti meno della media nazionale rispetto al 2017 (+5,6%). Il settore di produzione di macchinari da solo contribuisce per il 12,4% alla spesa complessiva (circa 2 miliardi di euro). Seguono la produzione di autoveicoli con 1,6 miliardi (pari al 10,2% della spesa), la produzione di altri mezzi di trasporto con circa 1,5 miliardi (9,2%), l’informatica e l’elettronica (entrambe con oltre 1 miliardo di spesa e quote di circa il 7%) e il comparto della Ricerca con circa 1 miliardo (6,2%)”.Rispetto al 2017, gli aumenti maggiori si registrano nel settore dei prodotti in metallo (+23,2%) e in alcuni settori del Made in Italy, quali l’industria del legno (+21,7%), l’industria tessile (+18,5%), il settore alimentare (+12,4%) e l’industria degli articoli in pelle (+12,2%). Pochi settori registrano peggioramenti: tra questi la metallurgia, con un brusco calo del 17,8%, la fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (-7%) e la fabbricazione di altri mezzi di trasporto (-3,5%).

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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