D’Alfonso: c’è uno stato d’animo che e’ quello della tranquillita

“C’e’ uno stato d’animo che e’ quello della tranquillita’ coincidente con la totale estraneità”. Cosi’ il presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, rispondendo ai giornalisti a margine dell’inaugurazione dell’ anno giudiziario della Corte dei conti abruzzese, parlando dell’ inchiesta della Procura della Repubblica dell’Aquila che lo vede indagato assieme ad altre 12 persone su appalti pubblici abruzzesi. Sull’opportunita’ di chiedere di essere sentito dalla Procura dell’Aquila, D’Alfonso si e’ limitato a rispondere che “lo valutero’ con i miei legali”. Il governatore ha lasciato comunque intuire collaborazione: “Non vedo l’ora di potere concorrere, non solo documentalmente – ha affermato – ho un patrimonio conoscitivo frutto di 30 mesi di lavoro che, secondo me, e’ utile per arrivare a fondo di qualsiasi verita’”. Sul fatto che dal 2000 a oggi gli ultimi quattro presidenti abruzzesi lui compreso siano stati tutti indagati, l’attuale ha concluso: “Non mi occupo di questa analisi sociologica, so che si fa, ma non sono all’altezza di condurla”

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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