Ecosistema urbano, migliorano le città dell’Abruzzo nella classifica di Legambiente

Nella top ten della trentesima edizione di Ecosistema urbano, l’indagine di Legambiente sullo stato di salute dei capoluoghi di provincia italiana pubblicata sul Sole 24 Ore di oggi, il Nord-Est del Paese mantiene la leadership: non solo per Trento, che l’anno scorso era seconda e ora riprende il primo posto, ma anche per la terza e la quarta prestazione globale, che sono rispettivamente di Pordenone e Treviso. Mantova, alla piazza d’onore, guadagna otto posizioni e primeggia nel (reintrodotto) parametro delle zone a traffico limitato. La Spezia passa dal nono al sesto posto. L’Emilia Romagna è sempre ben rappresentata da Reggio (quinta) e Forlì (ottava). Mentre, pur scendendo dal quinto al settimo gradino, Cosenza rimane di gran lunga la migliore esponente del Sud (alle sue spalle, tra le prime 30, Cagliari 16ª e Oristano 22ª). Il centro calabrese, primo per minore incidenza di morti e feriti in incidenti stradali, mantiene tra l’altro posizioni di alto livello guardando alla presenza di alberi, isole pedonali e infrastrutture ciclabili. Le grandi città restano lontane dal vertice (le migliori sono Venezia, 11ª, e Bologna, 23ª).

Per quanto riguarda l’Abruzzo, il primo capoluogo è Chieti (51mo posto, + 30 posizioni). A seguire c’è Teramo (57mo posto, -18 posizioni), poi Pescara (75mo posto ma in crescita di 11 posizioni) e infine L’Aquila all’85mo posto (-7 posizioni).

“Le città – dichiara Giuseppe Di Marco, presidente regionale di Legambiente – vanno ripensate come motori di un cambiamento capace di renderle vivibili e a misura umana, nonché laboratori fondamentali per il percorso di decarbonizzazione. Occorre infrastrutturarle, realizzando gli impianti industriali dell’economia circolare, riducendo le perdite nella rete di distribuzione dell’acqua, completando la rete di fognatura e depurazione delle acque reflue, facilitando la permeabilità del tessuto urbano alle acque piovane per adattarsi alla crisi climatica e ricaricare le falde, diffondendo le colonnine di ricarica elettrica negli spazi pubblici. In Abruzzo, positive le performance di Chieti e Pescara che migliorano la loro posizione, maggiore attenzione va posta su Teramo e L’Aquila che scivolano in classifica rispetto allo scorso anno”.

“Il modo migliore per rispondere alle trentennali emergenze urbane – commenta Silvia Tauro, responsabile Youth4planet di Legambiente Abruzzo – è prendere esempio dalle esperienze virtuose, che già esistono anche in Italia grazie al lavoro fatto da alcuni sindaci coraggiosi e “visionari” e mostrare che i cantieri della transizione ecologica sono già esempi concreti che vanno seguiti e replicati. L’unica via sostenibile per rilanciare davvero il Paese e l’Abruzzo, cominciando dalle città, è questa. Pianificando le realtà urbane del futuro con meno auto e mezzi meno inquinanti, più mobilità sostenibile ed economia circolare, più infrastrutture intelligenti e ultra-connesse. E’ quindi necessaria una visione d’insieme che leghi le varie aree di intervento anche in un’ottica di sinegie territoriali tra le nostre città: si pensi a quello che può rappresentare la Nuova Pescara su un vero e sano percorso di adattamento alle sfide del cambiamento climatico”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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