Fare centro, dodici milioni per il bando dedicato all’area del cratere

I 12 milioni di euro di risorse disponibili sono cosi’ ripartiti: 5 milioni per l’annualita’ 2017 e 7 milioni per l’annualita’ 20018. Per l’intero biennio, sono previsti 7 milioni 200mila sulla linea A, 3milioni 600mila sulla linea B, 1 milione 200mila sulla linea C. Gli obiettivi generali sono quelli di sostenere il rientro delle attivita’ economiche nei centri storici e nelle altre aree ammissibili, i cui titolari erano presenti alla data del 6 aprile 2009, in sedi legali e/o unita’ locali ubicate nelle zone ammissibili (Linea A), nonche’ il trasferimento di attivita’ gia’ esistenti o l’avvio di nuove iniziative imprenditoriali (Linea B) qualificandone, in tal caso, la tipologia e le attivita’ ammissibili in termini di codici Ateco, sostenere il processo di riqualificazione urbana delle aree interessate da profondi cambiamenti a seguito del sisma 2009 (linea C), individuate nell’Accordo di programma del 10 novembre 2016 tra Comune dell’Aquila e Provincia, contenente “Programma di recupero urbano viale della Croce Rossa”, sostenere il processo di rientro nel centro storico della citta’ dell’Aquila e dei Comuni del cratere, degli ordini professionali, delle associazioni di categoria maggiormente rappresentative del tessuto imprenditoriale di riferimento a livello nazionale, nonche’ delle organizzazioni sindacali mediante la concessione di contributi che non ricadono nel campo di applicazione normativa sugli aiuti di Stato.

L’ammontare complessivo del progetto di investimento non puo’ essere inferiore a 20mila euro, pena l’inammissibilita’ della domanda. La durata del progetto non puo’ essere superiore 18 mesi, salvo eventuali proroghe di durata complessiva non superiore a 3 mesi. L’investimento realizzato deve essere mantenuto per non meno di 3 anni, a decorrere dalla data di erogazione del saldo finale a cura dell’Amministrazione regionale. L’importo complessivo del contributo in regime di de minimis concesso ad un’impresa unica non puo’ superare il massimale di 200mila euro per un periodo di tre esercizi finanziari. L’intensita’ dell’aiuto concesso per ogni beneficiario non potra’ superare il 70% della spesa ammessa a finanziamento, tenuto conto dei costi ammissibili. Le spese ammissibili per le linee A e B sono quelle sostenute a far data dal primo gennaio 2014 fino ai 18 mesi successivi alla data di avvio del progetto di investimento. Le spese ammissibili per la linea C sono quelle sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda nel rispetto del principio europeo sul cosiddetto effetto di incentivazione dell’aiuto, fino a 18 mesi successivi alla data di avvio del progetto di investimento. Sono ritenuti costi ammissibili investimenti in attivi materiali come le spese per l’acquisto di macchinari, impianti, strumenti e attrezzature industriali e commerciali esclusivamente nuovi di fabbrica, le spese per opere edili per un importo massimo del 30% della categoria per investimenti in attivi materiali e per la sola linea di intervento C le spese per l’acquisto o la realizzazione di immobili strumentali destinati allo svolgimento dell’attivita’ al di fuori dell’area oggetto di riqualificazione urbana nella misura massima del 50% del totale delle spese. Gli investimenti in attivi immateriali come spese per l’acquisto di programmi informatici, brevetti, licenze e spese di marketing per un importo massimo fino al 20% del totale della spesa ammissibile. Infine, le spese di funzionamento per ciascuna unita’ locale fino ad un massimo importo di 50mila euro riferite ad utenze e spese di trasloco.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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