I single spendono il 90 per cento in più della famiglia tipo

“C’è poco da festeggiare per gli oltre 8,4 milioni italiani che per vivere da soli devono affrontare un costo della vita in media più alto del 90% rispetto a quello pro capite di una famiglia tipo di 3 persone, con una situazione aggravata dai rincari delle bollette scatenati dalla crisi energetica”. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti che, per il giorno dedicato a scapoli e nubili che si festeggia il 15 febbraio a San Faustino, ha messo a confronto i costi della vita da soli con la spesa media di ogni componente di una famiglia tipo, sulla base dei dati Istat.

“Negli ultimi cinque anni – spiega la Coldiretti – i single in Italia sono aumentati di quasi il 5% superando gli 8,4 milioni e rappresentano 1 famiglia italiana su 3. L’aumento delle famiglie composte da una sola persona si scontra però – continua la Coldiretti – con una vera corsa ad ostacoli nella vita quotidiana dovuta spesso alle difficoltà per far quadrare i bilanci. Vivere da soli è più costoso secondo una analisi Coldiretti dalla quale si evidenzia che la spesa media per alimentari e bevande di un single è di 298 euro al mese, il 58% superiore a quella media di ogni componente di una famiglia tipo di 3 persone che è di 189 euro”.

“Per i single – prosegue la Coldiretti – l’aumento di costi è più del doppio (156%) per l’abitazione rispetto alla media per persona di una famiglia tipo di tre persone. I motivi della maggiore incidenza della spesa a tavola sono certamente da ricercare – continua la Coldiretti – nella necessità per i single di acquistare spesso maggiori quantità di cibo per la mancanza di formati adeguati che comunque anche quando sono disponibili risultano molto più cari di quelli tradizionali. D’altra parte, gli appartamenti e le case più piccole hanno prezzi più elevati al metro quadro sia in caso di acquisto che di affitto, usare l’automobile da soli costa di più come pure riscaldare un appartamento. La scelta di non stare in coppia – conclude la Coldiretti – non è peraltro sempre volontaria ma è anche determinata dall’invecchiamento della popolazione con un maggior numero di anziani rimasti in casa da soli che fanno fatica ad arrivare alla fine del mese”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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