Nell’ultimo anno i prestiti bancari (al netto delle sofferenze tra aprile 2023 e aprile 2024) sono diminuiti del 4,7%, che in termini assoluti corrisponde a -32,2 miliardi di euro, con una contrazione molto forte a Nordest, pari al 7,4% (-14 miliardi). Continua, pertanto, la riduzione dei prestiti bancari alle aziende che negli ultimi 12 anni a livello nazionale ha registrato una caduta del 27%, pari a -247 miliardi di euro di impieghi vivi in essere. A rilevarlo è l’Ufficio studi della Cgia, che lancia un allarme: “questo trend rischia di alimentare, indirettamente, un fenomeno molto preoccupante che, ormai, non riguarda solo le regioni del Sud, ma anche quelle del Nord”, cioè “la presenza sempre più diffusa nell’economia reale delle organizzazioni criminali. In questi momenti così particolari, infatti, sono gli unici soggetti che dispongono della liquidità necessaria per “aiutare” chi si trova in difficoltà economico-finanziaria, in particolare nei settori ad alta intensità di contante (ristorazione, intrattenimento e sale giochi), in quelli che richiedono il controllo del territorio (edilizia) e nei comparti meno innovativi che non richiedono competenze specialistiche”. Insomma, le attività economiche sono le principali “prede” di chi vuole reinvestire i proventi ottenuti illecitamente. Un’ulteriore conferma viene dall’Europol: l’80% delle organizzazioni criminali attive in Europa utilizza le imprese nelle loro attività illegali.
A livello regionale, in Abruzzo il calo percentuale è del 5,4% con una riduzione in termini assoluti di 538 milioni. A Pescara la riduzione percentuale è del 6,7%, a Teramo del 6%, a L’Aquila del 5,8% a Chieti del 3,6%.
Secondo la Cgia il Sud, Roma, Latina, Genova, Imperia e Ravenna sono le aree piu’ a rischio infiltrazioni e Trieste, Gorizia, Novara e Trento le zone dove il taglio del credito si e’ fatto sentire di piu’. Infine se nell’ultimo anno la riduzione dei prestiti alle imprese italiane e’ stata del 4,7 per cento (-32,2 miliardi di euro), le piccolissime imprese (quelle con meno di 20 addetti) hanno subito una contrazione dell’erogato dell’8,3 per cento (-9,5 miliardi), mentre quelle con piu’ di 20 addetti hanno visto scendere il flusso del 4 per cento (-22,6 miliardi di euro). Ancora una volta, conclude la Cgia, nel rapporto tra banche e imprese, le micro e le piccolissime risultano essere le piu’ penalizzate.