Inchiesta Celano, Marsilio: La magistratura marsicana vada avanti, velocemente e senza sconti per nessuno

 “La magistratura marsicana vada avanti, velocemente e senza sconti per nessuno. E se trovera’ colpevoli esponenti del mio partito con sentenza definitiva, li punisca severamente”. Lo dichiara il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, a proposito dell’inchiesta ‘Acqua fresca’ che vede complessivamente 25 persone coinvolte tra amministratori e imprenditori, accusati dalla procura di Avezzano di aver pilotato appalti per 13 milioni di euro con un presunto “sistema clientelare fondato su amicizie e conoscenze”.

“Provengo dalla scuola di Almirante, che invocava il ‘doppio della pena’ per crimini commessi da uomini della destra, che tradirebbero due volte il loro mandato, disonorando la comunita’ di cui fanno parte”, aggiunge Marsilio. “Nella vicenda di Celano, non posso nascondere lo stupore e il dolore di vedere agli arresti un uomo come il sindaco Santilli, di cui ho apprezzato le capacita’, le qualita’ umane e di amministratore. Sono stato piu’ volte nella sua citta’, dove ho visto i risultati di 5 anni di buona amministrazione: palestre, scuole, centri sociali e sportivi ristrutturati, ricostruiti e collaudati. Una rara capacita’ di sconfiggere la burocrazia e le lungaggini procedurali per arrivare al risultato, largamente apprezzato da una popolazione che gli ha tributato il 63% dei voti pochi mesi fa, rieleggendolo con grandi consensi”. “Se venisse trovato colpevole dei reati ascrittigli”, prosegue il presidente della Regione in riferimento a Santilli, “ne rimarrei sorpreso, deluso, tradito. Sono, invece, fiducioso che Settimio sapra’ dimostrare la propria innocenza e la correttezza del proprio operato. Spero altrettanto possa fare l’on. Piccone, su cui si concentrano le accuse piu’ pesanti. Voglio dire sin d’ora che se fossero vere le accuse, soprattutto quelle piu’ infamanti, la sua condotta sarebbe imperdonabile”. “Fino a sentenza definitiva, tuttavia, ritengo che nessuno debba essere demonizzato e processato in anticipo”, precisa Marsilio, “tenendo fede al precetto costituzionale della presunzione di innocenza. Vanno respinte in particolare le strumentalizzazioni di cui si sta rendendo protagonista il Partito democratico, che si erge a difensore della legalita’ e della moralita’. Non ho visto questo partito andare in piazza a Pescara quando arrestavano i suoi ex assessori”. “Per la verita’ – e a dimostrazione di dove risieda un vero e coerente atteggiamento garantista – a Pescara nessun partito avversario del Pd si e’ messo in piazza a dare lezioni”, conclude il presidente dell’Abruzzo. “Eviti di farlo anche il Pd, sia piu’ umile e allo stesso tempo prudente. La corruzione e’ una malapianta che cerca di insinuarsi in tutte le comunita’ umane e politiche. E’ compito di tutte le classi dirigenti vigilare e collaborare per respingere gli attacchi del malaffare”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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