Intelligenza artificiale, solo il 20 per cento la usa per lavoro

L’intelligenza artificiale al momento viene utilizzata principalmente per uso personale e creativo (70%), seguito dal lavoro e studio. Tre persone su quattro affermano di conoscerne le app, principalmente appartenenti alla Generazione Z, e uno su due si aspetta che il proprio lavoro possa cambiare per il contributo di AI nei prossimi 5 anni. E’ quanto emerge da uno studio Ipsos su un campione di 1500 casi, dai 16 ai 65 anni, parità di uomini e donne, presentato ad Aixa, l’Artificial Intelligence Expo of Application. “Sulla penetrazione dell’utilizzo c’è ancora da lavorare, solo il 20% utilizza queste tecnologie per lavoro – ha detto Silvia Andreani, client officer e responsabile dell’Osservatorio metaverso e nuove tecnologie di Ipsos – E si tratta principalmente della generazione Z e questo sottolinea una potenziale amplificazione del gap tecnologico come si è già verificato con l’avvento dei social network”. Un altro dei dati più interessanti che emergono è che la fiducia nei confronti di AI generativa è discretamente alta. Infatti su una scala da 1 a 10 si ha una media di risposte attorno al 6.3 superiore a dati globali che vedono solo un consumatore su due dichiararsi fiduciosi”. A livello mondiale i più ‘aperti’ sono i paesi del sud est asiatico e in coda il Francia e Giappone.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

Controllate anche

Rapporto Ocse, Italia quinta in Europa per le imposte sul salario

Per il lavoratore ‘single’ in Italia il peso delle imposte complessive sul salario è in …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *