L’Abruzzo intero si unisce nel ricordo della tragedia dell’hotel Rigopiano

Alle ore 16.49 in punto, orario in cui il 18 gennaio 2017 una enorme valanga travolse e distrusse l’hotel Rigopiano di Farindola provocando la morte di 29 persone, il suono delle trombe, seguito da un momento musicale, ha ricordato tra la commozione generale la tragedia durante la cerimonia per il terzo anniversario in corso al palazzetto dello sport di Penne, in quella che all’epoca fu la sede operativa dei soccorsi. Allo stesso orario e’ stato scoperto un pannello gigante raffigurante i volti delle vittime.

Alla cerimonia, oltre ai parenti delle vittime e ad alcuni dei superstiti, stanno partecipando, tra gli altri, il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, il governatore dell’Abruzzo, Marco Marsilio, il prefetto di Pescara, Gerardina Basilicata, l’ex vicepresidente del Csm e consigliere regionale Giovanni Legnini, esponenti politici regionali e locali, rappresentanti delle forze dell’ordine, tra cui il questore di Pescara e i comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza.

“Oggi rappresento lo Stato che deve essere qui in silenzio a dire ai familiari che e’ al loro fianco e che lo sara’ per tutto questo percorso. Che chiedera’ scusa ogni volta che ci sara’ da chiedere scusa per non aver avuto la capacita’ di difendere le vite e proteggere i loro familiari”. Cosi’ il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede nel suo intervento al Palazzetto dello Sport di Penne, dove ha partecipato alla commemorazione delle vittime di Rigopiano. “E’ un dovere istituzionale e morale di dare una risposta di giustizia sapendo che quella giustizia e quella verita’ non riportera’ in vita i vostri fratelli, padri, madri e figli che sono morti tre anni fa”, ha aggiunto. “Lo Stato ci sara’- ha detto ancora Bonafede-. Oggi raccolgo il ricordo, la memoria, il vostro dolore e i vostri sguardi ricordando a me stesso e a tutti quelli che lavorano nelle istituzioni che tutti i giorni dell’anno siamo chiamati a lavorare senza sosta a testa bassa, per scrivere leggi che possono impedire tragedie come quella di Rigopiano”. Per Bonafede la risposta che lo Stato deve dare ai familiari e’ “che i responsabili di quello che e’ successo possano pagare. E’ questa la mia promessa ed e’ tutto quello che posso fare. Nessuna delle vostre lacrime e delle vostre parole rimarra’ qui oggi”.

L’Abruzzo intero si è stretto nel ricordo della tragedia del 18 gennaio 2017 quando l’hotel Rigopiano fu travolto da una valanga che provoco’ la morte di 29 persone. In seguito alla rimozione delle macerie, per chi non conosce la zona, da cio’ che oggi visibile e’ difficile capire dove fosse collocato l’hotel. Resta il totem, l’insegna del resort, neppure sfiorato dalla valanga. Rimangono le fondamenta, alcuni locali e qualche parte di quello che un tempo fu uno degli alberghi piu’ lussuosi d’Abruzzo. Impressiona, alzando lo sguardo, il canalone creato dalla valanga, dove sono ancora presenti e ben visibili detriti e resti di alberi divelti. Sul totem ci sono le foto di tutte le vittime, posizionate dopo la tragedia, quasi a rappresentare un simbolo indelebile della memoria

 

Nella foto l’immagine di tre anni fa dei resti dell’hotel

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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