Malori dei bimbi a Pescara, la colpa è di un batterio della carne

Sarebbe stato individuato il germe responsabile della tossinfezione alimentare che ha interessato oltre 180 persone, principalmente bambini delle scuole dell’infanzia e elementari di Pescara: si tratta, secondo le prime informazioni, del batterio Campylobacter, tra le malattie batteriche gastrointestinali più diffuse al mondo e che da 10 anni ha registrato un incremento. Circa 150 sono arrivate al pronto soccorso di Pescara; 23 i bambini al momento ricoverati nel reparto di Pediatria. Ventitré le persone che si sono recate all’ospedale di Chieti (4 i bimbi ancora ricoverati) e una decina in quello di Atri, in provincia di Teramo. Tutti i casi sono stati sottoposti a terapia reidratativa e antibiotica. Anche per coloro che hanno scelto strutture sanitarie diverse dall’ospedale di Pescara è stato seguito il protocollo terapeutico stilato dall’azienda sanitaria del capoluogo adriatico, che ha gestito l’emergenza.

Rispetto delle procedure previste nel sistema Haccp, accurata sanificazione ambientale straordinaria, reprocessing straordinario delle attrezzature e delle stoviglie, interventi di disinfestazione, accurata igiene degli operatori addetti. Sono le indicazioni che il Dipartimento di Prevenzione della Asl di Pescara fornisce al Comune per l’eventuale riapertura delle mense scolastiche che, però, al momento, restano chiuse. Il sindaco, Marco Alessandrini, destinatario della lettera della Asl, ha inoltrato il documento al dirigente Risorse umane e Pubblica istruzione del Comune, Fabio Zuccarini, invitandolo a procedere alle operazioni richieste dal Dipartimento Prevenzione sulle mense. “In base a quanto richiede la Asl il Comune si prepara a porre in essere le operazioni richieste”, fanno sapere da Palazzo di Città. 

Esclusa, quindi – stando a quanto si è appreso – l’ ipotesi salmonella. La trasmissione nell’uomo, generalmente, è dovuta a derrate alimentari contaminate e, in particolare, carne. Il batterio è stato individuato con le analisi di laboratorio eseguite sui campioni prelevati sui primi bambini arrivati in ospedale venerdì scorso. Stamani riunione operativa alla Asl per fare il punto della situazione. La terapia eseguita sui bimbi è efficace contro il tipo di batterio individuato

Delle 17 coprocolture in corso nel laboratorio della Asl di Pescara sui campioni prelevati sui primi bambini arrivati in ospedale, 13 hanno già dato esito positivo al Campylobacter. I dati parziali, spiegano alla Asl, sono “già significativi”. I prelievi sono stati eseguiti su tutti i pazienti e le analisi, che richiedono tempo, sono tuttora in corso. La trasmissione del Campylobacter può avvenire per via orofecale e anche per via orale: liquidi, alimenti e, soprattutto, carne. L’analisi dei campioni prelevati sui pazienti e i risultati degli accertamenti in corso da parte dell’Istituto Zooprofilattico sul cibo sequestrato da Asl e Carabinieri del Nas nel centro di cottura che serve le mense scolastiche cittadine dovrebbero consentire di ricostruire la filiera alimentare e accertare l’origine della contaminazione. All’attenzione degli investigatori – coordina le indagini la Procura di Pescara (pm Anna Benigni) – c’è il cibo distribuito ai bimbi nei giorni precedenti ai malori. La scorsa settimana nelle mense scolastiche sono stati serviti, tra l’altro, ortaggi e verdure, formaggi, uova, carne di bovino e di tacchino e tonno.

 

immagine di repertorio

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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