Mutui, tassi di interesse al 4,36 per cento a marzo secondo Bankitalia

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In marzo i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (Tasso Annuale Effettivo Globale, TAEG) si sono collocati al 4,36 per cento (4,12 in febbraio); la quota di questi prestiti con periodo di determinazione iniziale del tasso fino a 1 anno è stata del 37 per cento (46 nel mese precedente). Così Banca d’Italia in una pubblicazione intitolata ‘Banche e moneta: serie nazionali’, che ha frequenza mensile e contiene statistiche aggregate a livello nazionale sul sistema bancario in gran parte definite secondo gli schemi armonizzati dell’Eurosistema.

Il TAEG sulle nuove erogazioni di credito al consumo si è collocato al 10,12 per cento (9,88 nel mese precedente). I tassi di interesse suinuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari al 4,30 per cento (3,55 nel mese precedente), quelli per importi fino a 1milione di euro sono stati pari al 4,68 per cento, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati al 4,01 per cento. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,60 per cento (0,54 nel mese precedente).

“Una pessima notizia! Non solo in un solo mese i tassi salgono da 4,12 a 4,36, +0,24 punti percentuali, ma rispetto a marzo 2022, quando erano a 2,01, sono più che raddoppiati.Rispetto poi a due anni prima, quando erano 1,72, sono aumentati del 153,5%” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori, commentando i dati di Bankitalia per cui a marzo 2023 i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (Tasso Annuale Effettivo Globale, TAEG) si sono collocati al 4,36 per cento.”Considerando l’importo e la durata media di un mutuo, un rialzo dei tassi così consistente significa che, la rata, per chi ha sottoscritto ora un mutuo a tasso variabile, aumenta, rispetto a un anno fa, da 596 a 762 euro, con un rincaro pari a 166 euro al mese. Una mazzata annua pari a 1992 euro”, conclude Dona.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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