PD su DEFR: Nessuna scelta, l’Abruzzo rischia di restare fermo per 10 anni

“L’Abruzzo rischia di restare fermo per dieci anni perché nelle 148 pagine del Documento di Economia e Finanza Regionale non ci sono provvedimenti identitari, non sono illustrati precisione gli strumenti di attuazione e le tempistiche per raggiungere gli obiettivi che si pone la Giunta Marsilio”, l’attacco dei consiglieri del gruppo PD Silvio Paolucci, Dino Pepe, Antonio Blasioli  e Sandro Mariani sul Defr, che oggi è stato al centro della conferenza che si è tenuta nella sede pescarese del Consiglio Regionale.

“Gli obiettivi, nella maggior parte dei casi non sono farina del sacco del governo di centrodestra, diventato famoso per i tagli alla cultura e anche agli ospedali, di cui non vi è traccia nel DEFR, ma sono un riconoscimento postumo del buon lavoro svolto dall’amministrazione di centrosinistra – così il capogruppo Silvio Paolucci – Il tanto criticato Masterplan, ad esempio, di cui il centrodestra quando era all’opposizione aveva persino messo in discussione l’esistenza, oggi viene citato in ogni passaggio del documento. La nostra delusione leggendo il DEFR è tanta e significativa perché il documento, non contenendo alcuna scelta, rischia di lasciare ferma la Regione per 10 anni. Significa che alla prossima legislatura bisognerà ricominciare da noi, quando abbiamo preso la guida della Regione dal centrodestra, dovremo programmare e poi realizzare. Alcuni cenni: sulla sanità è grande la delusione di non trovare nel DEFR la costruzione dei nuovi ospedali, le risorse ci sono ma non si dice nulla sugli intenti, oltre al ritardo storico dei programmi della sanità di oggi che avranno efficacia nel 2020. Sul bilancio con il risanamento messo in atto nella legislatura precedente saranno disponibili risorse a salire dai 10 milioni del 2020 fino ai 50 milioni del 2022, loro non le considerano e sono certo che nemmeno lo sanno. Sui trasporti non c’è nulla e per loro la risposta alla viabilità è forse la costituzione di un’altra agenzia di gestione. Di fatto in questo documento si scrive solo delle risorse del Masterplan, dal turismo alla viabilità, a tutti gli altri interventi. La domanda è quali sono le risorse aggiuntive che il centrodestra alla guida della Regione intende prevedere e attrarre per i prossimi anni di governo? Di fatto non c’è nulla. Questo documento è persino inemendabile tanto è povero di contenuti. Sembra quasi che l’esecutivo lo abbia letto come adempimento burocratico e lo ha consegnato agli uffici per redigerlo”.

“Un documento che non dà attenzione alle priorità dell’Abruzzo e al lavoro da fare sui fronti più sensibili – così il consigliere Dino Pepe – nulla è scritto sull’erosione costiera malgrado la situazione sia nota alla Giunta e quindi è nullo il sostegno all’economia turistica e del mare. Sulle aree interne, colpite anche dal terremoto, notiamo un’assenza di programmazione e di idee. Una generalizzata mancanza di progetti dopo la propaganda elettorale e dieci mesi di governo. Nei fatti confermano i programmi della ex giunta di centrosinistra e li proseguono pensando di poterseli attestare davanti all’opinione pubblica. Anche sul fronte agricoltura, la riforma dei consorzi parte dal nostro tavolo regionale istituito nel 2018, loro erano tanto confusi sull’argomento che hanno dovuto ritirare la loro proposta di riforma, già approvata in giunta, e sostenere le nostre idee condivise con il comparto. Vogliono rivedere la normativa della pesca per le acque interne: dopo 32 anni la legge è stata approvata all’unanimità dal Consiglio Regionale precedente con il sostegno anche di Febbo e Sospiri. Sulla caccia affermano che vorrebbero potenziare l’Osservatorio faunistico regionale ma nemmeno sanno che non c’è, non esiste. C’è invece un Piano faunistico su cui lavorare, che noi abbiamo approvato in Giunta e che oggi attendiamo in Commissione da quasi un anno. Sui fondi europei dobbiamo programmare adesso, per non essere in ritardo sull’attuazione dei progetti e la rendicontazione: mai la Regione ha restituito fondi all’Europa e speriamo possa erogare tutto quello che ha avuto dall’Ue”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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