Pmi, 130 controlli l’anno da 22 enti diversi secondo la Cgia

“Almeno in linea puramente teorica, una Pmi rischia, a seguito dell’attività ispettiva condotta da almeno 22 autorità pubbliche diverse, quasi 130 controlli all’anno; ipoteticamente uno ogni tre giorni. Chi ha una partita Iva in ogni momento può finire nel mirino di qualsivoglia ente pubblico”. E’ quanto emerge da una indagine condotta dall’Ufficio studi della Cgia Mestre, secondo cui nell’ultimo anno in materia fiscale e di lavoro tra lettere di compliance, controlli strumentali, accertamenti, verifiche e ispezioni sono stati interessati, salvo sovrapposizioni, 4 milioni di contribuenti, nella quasi totalità tutti in possesso di una partita Iva. Sempre secondo lo studio, l’onere normativo che grava sulle imprese non riguarda solo quelle approvate dal nostro Parlamento nazionale, ma anche dal legislatore europeo. Per alleggerire il carico imposto da Bruxelles, all’inizio del secondo mandato la Presidente della Commissione, Ursula Von der Leyen, ha annunciato l’approvazione di una serie di “pacchetti omnibus” che dovrebbero ridurre la burocrazia e gli oneri amministrativi legati alle regole dell’Unione. L’obiettivo è far risparmiare alle imprese 37,5 miliardi di euro di costi amministrativi entro la fine della legislatura. Un obbiettivo più che condivisibile, visto che nel periodo 2019-2024 in Ue sono state approvate 13.000 norme, contro i 3.500 testi promulgati in Usa a cui si aggiungono le 2.000 risoluzioni approvate a livello federale.

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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