Rincari, stangata in arrivo a settembre

Nuovi rincari in vista di settembre e brutte notizie per i consumatori. Si va dalle bollette, scese costantemente da inizio anno ma ora potenzialmente al rialzo dopo gli sbalzi di agosto di energia elettrica e gas, al costo dei trasporti col caro-benzina. In salita anche i costi degli interessi per un prestito o un mutuo, con la Bce che potrebbe ritoccare di un altro quarto di punto i tassi d’interesse a settembre o ad ottobre. Infine, polemica del giorno innescata dalle associazioni dei consumatori, spunta il caro-scuola con aumenti in vista superiori all’inflazione. A fine settembre sarà rivista dall’Arera la tariffa dell’energia elettrica per il mercato tutelato, che riguarda ancora – nonostante questa tipologia di contratto andrà a sparire dal prossimo anno – qualche milione di utenti. Dopo il -50% deciso per il secondo trimestre, l’Autorità per l’energia aveva lasciato pressoché invariato i costi durante l’estate, vista la stabilità dei prezzi all’ingrosso della luce. Tuttavia da inizio agosto, in concomitanza di un’impennata del gas (metà dell’elettricità italiana circa è sempre generata da impianti termici) e di un aumento dei consumi legati al caldo, il prezzo all’ingrosso ha subito un aumento del 62%. Il rincaro potrebbe attenuarsi nelle prossime settimane, resta il fatto che nel mercato libero saranno inevitabili dei contraccolpi in bolletta. Contraccolpi che invece saranno presenti nella prossima bolletta del gas, anche nel mercato tutelato, il cui costo è deciso mensilmente da Arera. Il valore del metano italiano scambiato presso la borsa del Gme ha visto lievitare il prezzo ad agosto del 50%. Per cui è immaginabile, a inizio del prossimo mese, un rincaro simile. La regina dei rincari è però la benzina, almeno durante le ultime settimane. Rispetto a un anno fa, in base ai prezzi medi settimanali diffusi dall’osservatorio Mase sui carburanti, la verde è più cara dell’11,25% mentre il gasolio costa il 5,8% in più. Lo scorso anno i prezzi beneficiavano dello sconto sulle accise che, comprendendo anche il minore carico Iva, valeva attorno ai 30 centesimi al litro.

A parità di accise, nel 2022 la benzina sarebbe costata 2,04 euro al litro contro i 1.946,16 di oggi. Stesso prezzo per il diesel contro gli 1,845 attuali.

A settembre, mese di riapertura delle scuole, secondo l’Unione nazionale consumatori per i libri scolastici si prevede un rialzo del 4,3%, mentre quaderni e risme di carta secondo gli ultimi dati Istat costano già ora il +9,2% rispetto allo scorso anno e il 17,2% in più nel confronto con settembre 2021 quando i prezzi hanno iniziato a decollare per via del costo della carta strettamente legato al caro bollette. Va poco meglio per gli altri articoli di cartoleria come penne, matite ed evidenziatori che segnano un rincaro del 5,6% sul 2022 e del 12% sul 2021. Assoutenti rincara la dose: I prezzi di uno zaino di marca per la scuola superano con facilità i 200 euro, ma possono anche arrivare a sfondare la soglia dei 1.300 euro.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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