Sono tredici in totale le misure cautelari decise dell’autorità giudiziaria al termine di un’indagine scattata oltre un anno fa che si è avvalsa di intercettazioni e videoriprese, in seguito a violenze, aggressioni e spaccio avvenuti in centro storico dell’Aquila, nelle ore di punta della movida e ripetute fino a questi giorni. Delle misure cautelari 6 sono custodie cautelari in carcere e 7 collocamenti in comunità, con oltre 30 indagati per i reati di violenze, estorsioni, detenzione e cessione di sostanze stupefacenti e rissa, i cui destinatari sono minorenni o neomaggiorenni.
I giovani indagati, italiani e stranieri, sono ragazzi residenti sia nelle comunità di accoglienza, a volte non accompagnati, ma anche residenti nelle famiglie di appartenenza, i quali agivano da soli o in gruppo e in luoghi diversi.
Tra gli episodi registrati, lo scorso luglio, un’aggressione ad una pattuglia dei carabinieri da parte di circa 15 ragazzi, e nei mesi precedenti decine di giovani coinvolti in diverse risse e aggressioni, anche a colpi di bottiglie, nei luoghi di maggior concentrazione di persone.