Studio Cna, imprese sempre più in rosa in Abruzzo

L’Abruzzo a livello nazionale e’ la terza regione, dietro solo Molise e Basilicata, in quanto a donne alla guida di un’azienda. A dare la notizia, alla vigilia della festa della donna, e’ la Cna che rivela i dati dello studio condotto da Aldo Ronci per l’associazione. Tra le provincie leader e’ quella di Chieti dove il boom si registra nei servizi, ma le imprenditrici hanno ancora molti problemi da risolvere a cominciare dall’accesso al credito. In tutto, in Abruzzo, le ‘imprese in rosa’ sono 33.946, ovvero il 26,8% del totale (complessivamente in regione le imprese sono 126.543). Un dato nettamente sopra la media nazionale dove le donne alla guida di un’impresa sono il 22,7%. La miglior performance e’ quindi nel chietino dove le imprese femminili sono 11.750, contro le 6.423 di Pescara, le 7.757 dell’Aquila e le 8.016 di Teramo. Primato, quello della provincia di Chieti, che si riflette anche sul cosiddetto ‘tasso di femminilizzazione’: anche qui l’asticella e’ posizionata molto in alto, con un valore del 29,8%, dato che pone il territorio di Chieti tra i primi nella graduatoria nazionale per province. Piu’ bassi, al contrario, i valori percentuali delle altre aree, anche se tutte al di sopra della media nazionale del 22,7%: con Teramo al 26%, Pescara al 25,8% e L’Aquila al 24,7%. Lo studio Cna racconta anche della distribuzione delle imprese “in rosa” nei diversi settori produttivi. Fortissima la presenza in agricoltura con 9.375 aziende. Seguono il commercio con 8.311 imprese al femminile, i servizi (6.872), alloggio e ristorazione (3.210) e industria (2.626). A detenere tuttavia la piu’ alta. Ma e’ nel settore socio-sanitario che si registrano i numeri piu’ alti: un’impresa su due e’ gestita da donne con l’Abruzzo che ne conta il 47,9% del totale a fronte della media nazionale pari al 38,3%.

“Negli ultimi anni, e cioe’ tra il 2014 e il 2019, le imprese che hanno chiuso sono state 154 e a preoccupare di piu’ e’ il fatto che in valore percentuale l’Abruzzo sia sceso dello 0,45%, contro una crescita media nazionale dell’1,39%. Sul piano territoriale, la variazione in negativo ha riguardato soprattutto la provincia leader, cioe’ Chieti, con una flessione di 219 unita’, seguita da L’Aquila con 206. Crescono invece Teramo (+17) e Pescara (+254). 2Per l’imprenditoria femminile in particolare – sottolinea la presidente di Cna Impresa Donna Abruzzo, Luciana Ferrone – il momento che stiamo vivendo “e’ tutt’altro che florido” e l’emergenza sanitaria del Coronavirus, sottolinea, “non aiuta”. Ma una delle difficolta’ maggiori resta per le imprese femminili, cosi’ come per tutte le altre, l’accesso al credito “diventato ormai inaccessibile”, sottolinea. “Nell’immediato futuro dobbiamo aspettarci il permanere e l’aggravarsi di situazioni di sofferenza per chi e’ gia’ in campo, e problemi per l’apertura di nuove attivita’”. Le istituzioni, chiede, devono decidere ” quali strumenti mettere a disposizione per sostenere lo sviluppo e rilanciare le attivita’ produttive”. A lei si associa Letizia Scastiglia, direttore della Cna Chieti e coordinatrice regionale di Cna Impresa donna Abruzzo, che sottolinea come in difficolta’ sia tutta l’economia abruzzese con una forte penalizzazione proprio per le donne.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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