Arte, Pep Marchegiani a Bologna presenta la sua mostra personale “Pelle”

Nuova mostra personale di Pep Marchegiani, caratterizzata da un allestimento imponente e capace di proiettare lo spettatore all’interno della sua più intima ricerca artistica, con una serie di lavori che si camuffano per manifestarsi. Dal  prossimo 13 aprile sarà possibile visitare “Pelle” al Teatro Arena del Sole di Bologna, fino al 22 giugno.

«Pelle è reale quanto è reale chi la osserva – si legge nelle note di presentazione dell’evento – perché ciò che si vede non è sulla tela ma nella mente e nel cuore di chi si immerge tra le pieghe del rapporto tra l’opera dell’artista e la complessità culturale dell’osservatore. Quando togli la banalità, la rappresentazione grafica, il ritratto, la descrizione puntuale di un pensiero unico, l’asfissiante sintesi del fotogramma pittorico, ciò che resta è: Pelle».

«Ho scelto un luogo iconico di Bologna – spiega l’artista Pep Marchegiani – perché è centrale, al chiuso ma al tempo stesso aperto, sotto i portici di via Indipendenza, dove si incontrano le persone e dove si condividono le esperienze».

La mostra ha ottenuto il patrocinio del Comune di Bologna grazie alla collaborazione di ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione e di Campogrande Concept, avvalendosi anche del supporto di Terra Mater piattaforma per la creazione di valore. L’installazione farà ovviamente da scenografia ai vari eventi che saranno messi in programma, dedicati al mondo della brand extension che coinvolge il mondo creativo di Pep Marchegiani, un codice estetico che va oltre l’arte.

Tanti gli eventi in programma, tra i quali quello dell’8 maggio, durante il quale sarà presentata l’opera-lavoro titolata 365, una macro installazione con video proiezione che dà la misura del tempo e del valore di questo elemento per l’artista Pep Marchegiani, occasione per comprendere come l’artista interpreta il mondo NFT. Un’opera sviluppata in un anno di lavoro: da qui il nome 365, come i giorni effettivamente impiegati per completarla.

Un progetto capace di catalizzare l’attenzione dei visitatori con un percorso assolutamente innovativo, che si compone di 364 moduli firmati da Pep Marchegiani cui si aggiunge il contributo di un’opera di un altro artista che farà da ouverture della prossima installazione. Il concetto di comunità è un altro dei temi forti di questa nuova performance di Pep Marchegiani che apre anche a una straordinaria innovazione come strumento per l’artista, il micro mecenatismo.

«L’installazione che porto a Bologna – spiega ancora Pep Marchegiani – è una sorta di Guernica in versione 2.0. Se Picasso ha reso immortale nella tela l’orrore della guerra io voglio con Pelle esaltare il valore della condivisione. La comunità, le persone fanno parte dell’opera non come singoli ma come insieme, micro mecenati che diventano macro e liberano l’arte nelle sue espressioni più alte».

Per quest’ultimo aspetto è fondamentale la collaborazione con Terra Mater, che mira a esaltare il ruolo dell’artista attraverso la blockchain, “rovesciando” di fatto le regole del mercato dell’arte, mettendo al centro l’artista com’è giusto che sia.

La mostra rappresenta inoltre un momento importante nel percorso artistico di Pep Marchegiani, che grazie all’idea di Daniela Campogrande, torna eccezionalmente ad esporre per contaminare uno spazio dedito alle arti come il foyer del Teatro Arena del Sole e si rende protagonista di una visione “divergente e integrata” di come l’arte e la digitalizzazione possano coesistere ma non fondersi e men che mai sostituirsi l’una all’altra.

L’evento di Bologna vede il coordinamento generale di Luca Angelozzi, la curatela di Daniela Campogrande Scognamillo, la direzione commerciale di Erica Boggian, testi a cura di Ezio Angelozzi.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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