Castelbasso, focus sulle mostre di Lauretta e Ozmaei

Sono aperte a Castelbasso le mostre di Francesco Lauretta (Bagnanti, riti, mattanze) e Aryan Ozmaei (Grounds) dal giovedì alla domenica, dalle 19 a mezzanotte, fino al 28 agosto.

L’opera del siciliano Francesco Lauretta (a palazzo De Sanctis) con il titolo Bagnanti, riti, mattanze introduce lo spettatore lungo un viaggio dove i generi figurativi, i temi del culto e del sacro ma soprattutto la vita e la morte, parlano di Storia, di storia dell’arte e di uomini e donne che hanno agito lungo le strade del rinnovamento, declinando su un discorso che demolisce la pittura per ricostruirla nell’attualità. Nello speciale legame che l’artista intrattiene con la sua terra natia, la Sicilia è, isola esplorata in tutte le sue pieghe, tra stereotipi e inaspettate rivelazioni, tra acre bellezza, paesaggi marini, umane fatiche e sacre devozioni, si scorgono dettagli che dal particolare rendono universale tutta la sua opera. 

La proposta di Aryan Ozmaei, iraniana ma da quasi venti anni in Italia, con il titolo Grounds (a palazzo Clemente), serie realizzata dal 2020 e ancora in corso, chiarisce il suo personale rapporto con la pittura, intriso intimamente di entrambe le culture. Asia ed Europa, razionale e onirico, maschile e femminile, interno domestico e paesaggio, mistico e quotidiano coesistono in ciò che il curatore definisce: “finzione verosimigliante di un paesaggio che non esiste […] spazio della mente”. Proprio questo spazio rappresenta il particolare rapporto dell’artista con la pittura, dove figure mitologiche ed elementi storici s’intrecciano offrendo al pubblico un’esperienza di emozione e di conoscenza che va oltre gli stereotipi.

Il legame con la cultura di origine è ancora molto forte come si può vedere nella sua opera. Grounds presenta una serie di opere che mettono in scena una specie di ritorno al luogo dell’infanzia e della giovinezza. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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