“Sono fiero ed orgoglioso di ricevere questo Delfino d’Oro in una citta’ che ho scoperto tardi nella mia vita, ma che e’ entrata nel mio cuore per tante ragioni”. Cosi’ il regista, produttore cinematografico e sceneggiatore italiano, Enrico Vanzina, a margine della cerimonia di consegna dei Ciatte’ d’Oro e dei Delfini d’Oro, che si e’ svolta, stamani, a Pescara, in occasione delle celebrazioni per San Cetteo, patrono del capoluogo adriatico. In particolare, Vanzina ha sottolineato “il legame di grande amicizia” che univa la sua famiglia a Flaiano: “Oggi – ha detto – essere qui e’ per me un grande onore. Ho vinto – ha ricordato – anche il Flaiano, che ritengo uno dei Premi piu’ importanti in assoluto”. Il regista ha poi parlato di D’Annunzio e Flaiano e del loro rapporto con Pescara. “Credo che D’Annunzio non abbia bisogno di appoggi, Flaiano invece credo vive oggi a Pescara una strana storia, nel senso che la citta’, che lo ama molto, non lo riconosce pero’ abbastanza. E’ stato un po’ schiacciato dalla fama e dal mito di D’Annunzio, ma penso che nel tempo pero’ Ennio Flaiano ritrovera’ accanto a D’Annunzio il suo posto naturale”. Questa la motivazione del Premio assegnato oggi ad Enrico Vanzina: “Narratore allegro e disincantato dei costumi italiani, vecchi e nuovi, che ha descritto nei suoi libri e nelle rubriche giornalistiche di costume ospitate dalle testate nazionali. E’ cresciuto respirando storie, scenari e personaggi della grande commedia all’italiana, di cui da grande e’ diventato produttore e campione al botteghino, insieme al fratello Carlo Vanzina. Pescara ringrazia Enrico Vanzina per l’affetto che riserva alla citta’ dell’amico Ennio Flaiano e dove spesso ritorna per raccontarsi e raccontarlo”.
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