I Solisti Aquilani con il flauto di Mercelli

Il concerto barocco italiano è il protagonista del concerto di giovedì 13 febbraio per la rassegna Musica per la Città dei Solisti Aquilani. Alle 18, nell’auditorium del Parco, l’orchestra si avvarrà dell’apporto fondamentale del flautista Massimo Mercelli.

La direzione artistica dei Solisti Aquilani è di Maurizio Cocciolito.

La grande stagione del concerto barocco italiano – invenzione vivaldiana – sempre ricca di soluzioni sorprendenti e di colori vivi, si cimenta in questo caso con uno strumento a fiato, il flauto, che si discostava dalla musica nata dalla quotidiana pratica violinistica del suo autore, scrive Carla Di Lena nelle note di sala. Solo un cenno, tra i diversi brani in programma, al Concerto numero 3 in re maggiore “il Gardellino” che è uno dei più famosi in cui, all’inizio, il flauto solo imita il canto di un uccello. Descrittivo e quasi pittorico, qui Vivaldi evoca scenari naturali con evocazione di un’atmosfera pastorale quanto mai suggestiva. La chiusura non fa eccezione all’onomatopea, pur non rinunciando alla necessaria brillantezza in chiusura di concerto.

Massimo Mercelli è il flautista al mondo che vanta le più importanti dediche e collaborazioni con i maggiori compositori: hanno scritto per lui o ha eseguito le prime assolute di personalità del calibro di Penderecki, Gubaidulina, Glass, Nyman, Bacalov, Galliano, Morricone, Sollima.

Autodidatta e poi allievo dei celebri flautisti Maxence Larrieu e André Jaunet, a diciannove anni diviene primo flauto alla Fenice di Venezia, vince il premio Francesco Cilea, il concorso internazionale Giornate Musicali e due edizioni del Concorso internazionale di Stresa.

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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