In un libro l’inno di Gabriele D’Annunzio alla xilografia italiana

Un inquadramento generale sul mondo della xilografia, su Gabriele D’Annunzio e l’arte, sui rapporti teorici e pratici che il Vate ha coltivato con i maggiori xilografi del suo tempo, anche in virtu’ dei raffinati Ex Libris destinati alle sue eleganti pubblicazioni. E’ fresco di stampa ‘Gabriele d’Annunzio L’Arte e l’Inno della Xilografia italiana’ libro dell’artista e saggista pescarese Nicola Costanzo, edito dalle Edizioni Scoglio di Quarto, nella collana Arteprioritaria, curato da Giorgio D’Orazio e patrocinato dal Centro Studi Dannunziani della Fondazione Tiboni e dal Vittoriale degli Italiani, presentato a Pescara. L’autore nel suo saggio, come si legge nella nota del curatore Giorgio D’Orazio, “prende passo da una rapida storia dell’arte xilografica, offrendo al lettore dei riferimenti temporali e geografici, di personaggi e di opere, per poi concentrarsi sul contributo che l’arte italiana ha dato alla xilografia, con un focus sul maestro Ugo da Carpi. E’ nella successiva riflessione sul ruolo della xilografia nel contesto sociale che Costanzo innesta ‘l’intuito dannunziano’ nel diffondere la produzione di alcuni maestri xilografi attraverso copertine e frontespizi dei propri libri. Da qui, dunque, il cuore del saggio snocciola, con riferimenti bibliografici e iconografici, la lunga intesa tra il Poeta e la Xilografia”. Esaurita questa prima parte del testo, nella seconda, Costanzo analizza cinque distinti momenti autoriali, sempre letti in rapporto alla figura di d’Annunzio, “rendendoci – scrive D’Orazio – i cammei di Adolfo De Carolis, Emilio Mantelli, Gino Barbieri, Antonello Moroni e Armando Cermignani. Con questa seconda parte del testo, l’autore soddisfa la sua tesi giocata sulle relazioni tra Gabriele d’Annunzio e la Xilografia italiana, offrendo al contempo al lettore ulteriori strumenti di comprensione del “mondo xilografico” completati nelle ultime due parti del libro: nella terza fornisce “lumi sull’arte xilografica”, ripubblicando gli scritti “Della Silografia” di Luigi Veronesi; nella quarta e ultima parte, invece, e’ direttamente Nicola Costanzo ad offrire al suo lettore quelle “utili nozioni” che passano per i “caratteri di una xilografia originale” e per la “garanzia della firma e le prove”. “Gabriele d’Annunzio. L’Arte e l’Inno della Xilografia italiana” chiude con una galleria di immagini selezionate e ordinate dall’autore, una trentina di xilografie, dipinti, disegni e copertine di cui fa menzione nel suo saggio. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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