Mostra collettiva a Chieti: protagonisti 10 artisti

“Arte scontata ma…” è il titolo della mostra collettiva di arti visive che vedrà protagonisti 10 artisti abruzzesi, dal 3 al 10 dicembre prossimi, nel salone della Camera di Commercio di Chieti, in Corso Marrucino 148.

Il percorso espositivo è caratterizzato dalla massima libertà espressiva dei protagonisti e spazia attraverso una straordinaria varietà di tematiche, soggetti, generi e scelte stilistiche, che nell’insieme restituiscono una caleidoscopica e suggestiva esperienza visiva.

Il richiamo all’”arte scontata” è una sorta di sarcastico ed autoironico invito, rivolto a se stessi e più in generale al mondo dell’arte, a non prendersi troppo sul serio. “Arte scontata” – quindi – ma con formula dubitativa, a sottolineare come l’arte a volte possa sorprendere, sorprendersi e svelare tesori inimmaginati.

“E’ un incontro tra esponenti di generazioni diverse, con alle spalle percorsi artistici e di vita di ogni tipo – mette in luce l’organizzatore della mostra Luigi Grandoni –. Tutti siamo però accomunati dalla medesima passione per l’arte, che in questa mostra trova libero sfogo senza essere rinchiusa in gabbie  o confini, e da un intenso legame con il territorio abruzzese”.

Sarà possibile visitare la mostra tutti i giornicon ingresso gratuitodalle 17 alle 20.30Il sabato e la domenica porte aperte anche in mattinata, dalle 10 alle 13.

 

I 10 ARTISTI IN MOSTRA

Luciano Basciano (Milano 1952) vive a San Vito Chietino, nel cuore della Costa dei Trabocchi, scenario che ricorre con insistenza nei suoi dipinti, attraverso i quali l’artista esprime tutta la propria viscerale passione per la terra delle sue radici.

Antonio Ciampoli (Ortona 1975) propone alcune opere fotografiche, accompagnate da appositi testi, ispirati ad un drammatico incidente stradale avvenuto a Londra. Un’esperienza che lo ha posto di fronte a dubbi e interrogativi di natura esistenziale.

Luigi Grandoni (Pescara 1955) presenta opere caratterizzate da una chiara inclinazione verso l’astrattismo e in particolare verso la pop art, nelle quali immortala persone, momenti, oggetti, luoghi ed emozioni, restituendo lampi di contemporaneità e stimolando riflessioni sule tematiche sociali più spinose.

Gabriele Lacché (Lanciano 1972) cresce artisticamente al Liceo Artistico di Pescara e all’Accademia delle Belle Arti di Urbino. Protagonisti dei suoi dipinti sono donne, uomini e realtà quotidiane, che con le loro storie crude, singolari, ma sempre vere, scuotono le nostre menti e i nostri stili di vita.

Roberto Micolucci (Lanciano 1959) ha coltivato per tutta la vita la propria passione per l’arte, sperimentando tecniche pittoriche diverse e affrontando svariate tematiche. Nella sua produzione più recente, intitolata “Le stanze del silenzio”, l’artista ricorre alla tecnica dell’acrilico su legno per compiere una ricerca introspettiva all’interno di stanze apparentemente abbandonate.    

Lucia Piccirilli (Atessa 1985) propone dipinti ad acquerello su carta, frutto del suo recente studio della luce e della teoria del colore. I suoi lavori sono influenzati dall’incontro tra le sue passioni: pittura, discipline umanistiche e universo della cosmetica.

Gabriella Satti (Lucca 1942), pittrice di origini toscane ma abruzzese d’adozione, con il suo stile figurativo moderno esplora le tematiche del disagio e della solitudine femminile, espresse attraverso tre elementi principali che ricorrono nelle sue opere: corpo, conchiglia e natura.

Francesco Schiazza (Chieti 1996), formatosi all’Accademia di Belle Arti di Brera e all’Akademie der Bildenden Künste Karlsruhe attraverso l’incontro con artisti e critici di livello internazionale, conduce una ricerca artistica incentrata sulla percezione emozionale e conoscitiva del reale nella sua tumultuosa indefinibilità.

Giancarlo Schiazza (Chieti 1956), pittore autodidatta, porta in mostra i suoi “Tramonti”, in linea con un percorso artistico nel corso del quale ha sempre prediletto soggetti di tipo paesaggistico.

Massimo Tessitore (Chieti 1968) è un pittore fortemente influenzato dal simbolismo. Nella città teatina espone una serie di opere che tendono a rappresentare il riflesso di stati d’animo e percorsi della psiche.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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