Nel 2015 una frana aveva messo in pericolo lo sperone di roccia su cui poggia l’antico Castello Medioevale di Roccascalegna, in provincia di Chieti. Una consistente porzione della roccia che sovrasta il vallone del Rio Secco e domina la Val di Sangro aveva ceduto, proprio nell’area su cui venne edificata l’abside della Chiesa di San Pietro, che torna ad essere pienamente fruibile dopo un complesso intervento di consolidamento e restauro. Per il consolidamento ed il restauro di questo luogo antico l’ex Segretariato Regionale dell’Abruzzo – i cui compiti sono stati assorbiti dalla Soprintendenza ABAP province di L’Aquila e Teramo – ha gestito un finanziamento da un milione di euro (L.190/2014), suddiviso in 3 lotti d’intervento. I primi due hanno interessato il consolidamento dello sperone di roccia che sostiene la Chiesa, su cui si è intervenuti con l’ultimo lotto, avviato ad ottobre 2024, che ha interessato la copertura, la muratura esterna e l’interno di San Pietro, con il restauro di parte degli apparati decorativi.
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