Roseto, alla villa comunale il Barbiere di Siviglia

Le note immortali del Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini (libretto di Cesare Sterbini), illuminano la notte di Roseto, venerdì 23 agosto, con inizio alle 21, nella Villa comunale (in caso di maltempo la rappresentazione si terrà nel teatro Officine Guerrieri, oratorio San Piamarta). La serata, organizzata dall’associazione musicale Rossini, si inserisce nell’Adriatico Music Festival 2019 – Il solista e l’orchestra – XXVI edizione. Direzione artistica: Tiziana Perna.

Il cast artistico è composto da: Federico Buttazzo (tenore) – conte d’Almaviva; Alessandro Pento (basso) – don Bartolo, dottore in medicina; Isabella Amati (contralto) – Rosina, pupilla di Bartolo; Jorge Tello Rodriguez (baritono) – Figaro, barbiere; Alessandro Spadano (basso) – don Basilio, maestro di musica; Pietro Pino (baritono) – Fiorello, servitore d’Almaviva; Laura Surricchio (soprano) – Berta, cameriera di Bartolo; Tiziana Perna, pianista accompagnatrice e continuo; Alberto Martinelli, maestro del coro; Tonino Simonetti, regista; Manfredo Di Crescenzo, maestro concertatore e direttore d’orchestra. Sul palco la Green Sypmhony orchestra, formata da: violini primi, Melanie Budde, Silvia D’Annunzio, Danilo Pergolini, Paolo Moscatelli, Giulia Cianconi, Silvia Monti; violini secondi: Ervole Ricci, Elena Mashkova, Alessandro Ascani, Gioele Bellagamba; viole: Xhoana Askushaj, Chiara Piersanti, Giuseppe Giugliano; violoncelli: Galileo Di Ilio, Simona Abrugiato; contrabasso: Emiliano Macrini; flauti: Marco Di Domenico, Tazio Piergentili; oboe: Claudio Di Bucchianico; clarinetti: Cristiano Formicone, Luigi Lasalandra; fagotto: Costantino Properzi; corni: Giuliano Melchiorre, Mayra Carullo; tromba: Mario Bracalente; timpani: Alessandra Aloisi e il Coro Lirico d’Abruzzo.

«Il motivo per cui il teatro rossiniano, fin dai suoi inizi», spiega il direttore d’orchestra, Manfredo Di Crescenzo, «impose una drammaturgia affatto particolare che, nel modo con cui s’organizzava il linguaggio, trovava la sua ragion d’essere ma anche, paradossalmente, una sorta di àncora capace d’impedirne quel naturale evolvere espressivo che di solito costituisce tratto essenziale del teatro davvero grande. La musica rossiniana prescinde da situazioni, caratteri, psicologie in divenire: vive per e di se stessa».

«Immaginare una versione del Barbiere originale», aggiunge il regista Tonino Simonetti, «non era affatto facile ma, rifacendomi all’opera teatrale di Beaumarchais del 1773 ho avuto la chiara sensazione di trovarmi in piena Commedia dell’arte. D’altro canto, l’azione drammaturgica poggia su una base testuale ben congegnata che ha l’unico scopo di far divertire».

Biglietti a 20 euro – Ridotti 15 euro.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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