Di Benedetto: sì al Mes e agli Eurobond

“E’ arrivato il momento di accorciare le distanze tra etica ed economia” e perche’ cio’ accada tutti gli Stati membri devono dire “si'” al Mes e agli Eurobond. E’ una lunga lettera aperta quella del consigliere regionale Americo Di Benedetto (Legnini Presidente) indirizzata alla politica nel senso piu’ ampio del termine. Lettera cui esprime chiara la sua posizione in vista di una Fase 2 che deve guardare alla “riapertura nonostante il Coronavirus”, mettendo al centro l’economia per la ricostruzione del Paese. Si appella all’economista pescarese Federico Caffe’ per spiegare il perche’ sostenga la necessita’ degli interventi europei Di Benedetto, facendo proprie le sue parole: “cio’ che appare utopistico oggi, molto probabilmente non lo sara’ domani”.

Ecco che allora Mes e Eurobond, sostiene, sono l’unica soluzione possibile laddove nasca in un’ottica lontana dalla Troika e quindi “senza austerita’, senza controlli sulla tenuta dei conti pubblici o all’implementazione di riforme strutturali”. Con il Mes, sostiene Di Benedetto, si potra’ intervenire su ogni aspetto della sanita’ attraverso un “debito pubblico” che ha il “vantaggio del tasso di interesse” e quello dell’immediata disponibilita’ di 36 miliardi di euro. “Con gli Eurobond – prosegue – ci sarebbe un’iniezione di miliardi di euro finalizzata alla ricostruzione senza escludere, nell’immediato, l’alleggerimento del cuneo fiscale (quindi incentivi all’occupazione) e la riduzione dell’Iva (quindi spingere i consumi)”. Azioni che dovrebbero poi tradursi, a livello statale, in una “politica di contributi a fondo perduto” per compensare le imprese delle perdite derivate dal lockdown, fatto salvo “l’obbligo di notifica alla Ue”. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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