Guardiagrele, tornare alla normalità ripartendo dal mercato

“Sono stati due mesi difficili questi appena trascorsi, da molti punti di vista: personale, collettivo e, non ultimo economico. Tutti attendiamo con ansia il prossimo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ansia che attanaglia soprattutto gli artigiani, gli esercenti colpiti dalla chiusura obbligata, le medie e soprattutto piccole imprese”. Lo affermano Gianna Di Crescenzo e Maurizio Camiscia.

“Perciò, in attesa delle nuove disposizioni che saranno in vigore dal 4 maggio pensiamo che, seppur a piccoli passi e nella massima sicurezza, sia necessario iniziare a tornare alla normalità sin da ora, magari cominciando dal tradizionale mercato ortofrutticolo guardiese. Ciò, ovviamente, per dare un aiuto economico ai produttori agricoli e una possibilità di risparmio agli acquirenti. Inoltre si accorcerebbero file e tempi d’attesa all’esterno dei supermercati, si offrirebbe una risposta ai diversi produttori agricoli che riscontrano problematiche nello smaltimento dei loro prodotti e si manterrebbero contenuti i prezzi dei prodotti freschi ed ortofrutticoli.

I venditori, poi, non sono molti e gli spazi che la città offre permettono il necessario distanziamento sociale. I cittadini, d’altronde, ormai sanno benissimo che è necessario indossare sempre mascherina e guanti. Ciò è avvenuto, già dai primi di aprile, è per due mercati romani, quindi in una situazione ben più complicata di quella guardiese. Qui le aree interessate sono state recintate da transenne e all’entrata è stato posto un cartello per ribadisce che si deve rispettare la distanza di sicurezza di un metro. I clienti hanno apprezzano la riapertura, soprattutto chi non vuole fare la fila in un supermercato tradizionale ed era abituato a comprare frutta e verdura fresche direttamente dai coltivatori. Per eccesso di zelo, sia in piazza Nicola da Guardiagrele che nel parcheggio di via Anello, si potrebbe prevedere un solo punto d’accesso e uno solo d’uscita, magari sorvegliati da persone appositamente incaricato o dalla polizia municipale.

Certamente la priorità va ai banchi che commercializzano generi alimentari, ma anche il mercato domenicale potrebbe tornare a vivere dato l’esercizio all’aperto, la disponibilità degli spazi e, purtroppo, il non essere più tanto affollato come negli anni passati. Il nostro suggerimento prevede, in questa fase, che il mercato sia “protagonista” di questo inizio perché su questo ha potere il sindaco con apposita ordinanza, dato che i mercati rionali non sono stati inclusi nel “lockdown”, mentre le amministrazioni comunali non hanno alcuna autonomia sulle attività chiuse dal governo con apposito decreto.

Le difficoltà della pandemia in queste settimane sono state molteplici, sia per i privati che per le aziende e le attività commerciali, che hanno dovuto abbassare le serrande senza aver alcuna certezza sul proprio futuro. La riapertura dei mercati, quindi, darebbe alla nostra città un primo segnale di ripresa.

Concordiamo certamente con la decisione presa dal Comune di aver sospeso il mercato nel momento di massima emergenza, ma adesso è il tempo di tornare alla normalità, di abituarci a questa nuova quotidianità trasformando misure extra-ordinarie in buone abitudini, seguendo tutte le indicazioni e le accortezze necessarie per svolgere le attività di vendita in totale sicurezza per clienti e titolari di banchi. Magari l’accesso alle aree di acquisto potrà essere regolamentato in loco dalla polizia municipale, e potranno essere messi a disposizione dei clienti guanti e liquido igienizzanti.

Saranno necessari l’attenzione e lo sforzo di tutti per evitare anche la minima possibilità di contagio e, anche se molte attività si sono attrezzate attivando un servizio di consegna domicilio per i propri clienti, vedere il centro storico protagonista di una nuova ripartenza sarebbe un toccasana per i nostri animi.

Capiamo bene la preoccupazione degli esercenti che, almeno fino a nuova disposizione nazionale, sono costretti a tenere chiuse le proprie attività e sappiamo che una riduzione dei tributi rappresenta un primo passo per affrontare il presente, ma per le piccole e medie imprese va portato avanti un ragionamento di più ampio respiro, pensando anche a come cambieranno gli spostamenti, i trasporti, i flussi turistici, la vendita on line. Su questo stiamo lavorando insieme ad altre persone che hanno a cuore il futuro del commercio a Guardiagrele, e il contributo di idee ed esperienze di ognuno non può che far bene alla nostra città”.

 

 

 

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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