“Nel corso degli ultimi decenni si è assistito alla progressiva perdita di identità dei territori e quindi al lento declino della cultura architettonica e tecnica che per secoli ha caratterizzato i luoghi e le città – commenta Angelo D’Alonzo, presidente ordine degli Architetti pianificatori paesaggisti e conservatori della provincia di Pescara -. La maggiore perdita culturale e il più evidente impatto di tipo ambientale è che l’edilizia tradizionale e i processi di trasformazione, da sempre profondamente connessi con i caratteri dei luoghi e con le risorse disponibili localmente, hanno gradualmente abdicato ad altri paradigmi di valori, non più legati ai territori stessi, ma rispondenti a sistemi di produzione standardizzata e a logiche di mercato e di finanza globali”.
Già in precedenti incontri l’ordine ha posto l’accento sulla figura professionale dell’architetto. “Alle figure professionali tecniche e all’architetto in particolare – aggiunge Angelo D’Alonzo – è stato storicamente affidato il compito di immaginare e governare i processi di trasformazione dei luoghi e dei territori, preservandone i valori, ma anche individuandone le vocazioni e le potenzialità”.
Apre dunque i lavori Angelo D’Alonzo, presidente ordine degli Architetti pianificatori paesaggisti e conservatori della provincia di Pescara, con la presentazione di Abitare il territorio, documento programmatico dell’ordine, segue La cultura della qualità architettonica, con Giuseppe Cappochin, presidente consiglio nazionale Architetti, pianificatori paesaggisti e conservatori e poi I concorsi di architettura, strumento antico di una società moderna, con Pier Giorgio Giannelli, presidente dell’ordine di Bologna. A seguire Paolo Fusero, direttore dipartimento di Architettura Università Gabriele D’Annunzio con Università e città, dalla visione strategica ai processi realizzativi, la parola poi a Simone D’Alessandro, professore di sociologia e coordinatore ricerche di Hubruzzo-Fondazione industria responsabile per Città medie, ponti relazionali tra metropoli globali e borghi resilienti. Altri interventi in programma quello di Salvatore Settecasi, Arup Italia, con La resilienza delle città, esperienze di rigenerazioni e trasformazioni urbane. Alle 18,30 con il sindaco Carlo Masci, Il futuro di Pescara, la visione della città metropolitana nel contesto medio adriatico.