Inchiesta Vestina si chiude con assoluzioni e prescrizione

Due imputati assolti e prescrizione per tutti gli altri, nel processo sull’urbanistica al Comune di Penne, filone principale dell’inchiesta denominata “Vestina”, per fatti che risalgono a un periodo tra il 2007 e il 2010. Il tribunale collegiale di Pescara, presieduto dal giudice Rossana Villani, ha assolto “perche’ il fatto non sussiste” l’ex sindaco Donato Ezio Di Marcoberardino, che era accusato di abuso d’ufficio. L’assoluzione riguarda uno dei due episodi contestati, relativi all’esecuzione di un’ordinanza di demolizione di opere edilizie realizzate illecitamente. L’altra accusa di abuso e’ stata invece dichiarata prescritta. Anche l’architetto Antonio Mergiotti, all’epoca dei fatti dirigente del settore Urbanistica, e’ stato assolto dall’accusa di abuso condivisa con l’ex sindaco. L’architetto doveva rispondere anche di corruzione: accusa dichiarata prescritta. La prescrizione e’ scattata anche per gli altri nove imputati: gli ex assessori comunali di Penne Alberto Giancaterino e Femio Di Norscia, l’ex assessore provinciale e comunale di Pescara Rocco Petrucci, ingegnere e titolare di uno studio di progettazione di cui Giancaterino, secondo l’accusa, sarebbe stato “socio di fatto”, con un ruolo di insider; gli imprenditori Ettore, Guido e Nicola Pierdomenico; l’imprenditore Roberto Cecamore; l’ingegnere capo Piero Antonacci; l’ex consigliere comunale Roberto Di Fabrizio.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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